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Torino, la mossa di Mazzarri a Brescia: Laxalt mezzala è il cambio ruolo che funziona

Marco De Rito

Focus on / L'uruguaiano gioca da interno ed è decisivo per chiudere la partita. E il tecnico: "Per me è più mezzala che esterno"

"Il Torino è tornato a vincere e l'ha fatto con un roboante 0-4. E per la vittoria dei granata a Brescia le mosse di Mazzarri a gara in corso sono state decisive. Dopo i due gol messi a segno nel primo tempo la squadra ha abbassato un po' la guardia e, per cercare di aiutare la squadra a soffrire meno la reazione del Brescia, il tecnico di San Vincenzo ha deciso di far entrare prima Berenguer e poi Laxalt. Due sostituzioni che hanno cambiato in meglio la partita e così alla fine gli ospiti sono riusciti a dilagare.

"CONTRO IL BRESCIA - Grazie alla sua doppietta Berenguer ha sicuramente dato un contributo fondamentale alla formazione granata, ma anche Laxalt si è reso protagonista. E lo ha fatto in un ruolo in cui a Torino non si era ancora mai visto: la sorpresa è stata quella di vederlo all'opera mezzala sinistra del centrocampo a cinque. Il suo ingresso ha permesso al Toro di avere più attenzione tattica e capacità di ripartire in velocità. Come ha dimostrato la sgroppata che ha portato al 3-0 di Berenguer: diversi metri percorsi palla al piede e assist per Berenguer.

"MEZZALA - Mazzarri, nel dopopartita, ha spiegato la sua mossa a sorpresa, raccontando che per lui non è stata una sorpresa che Laxalt abbia reso positivamente da intermedio di centrocampo: "L’ho avuto quando era giovanissimo all’Inter, faceva quasi l’attaccante. E' rapido, eclettico ed intelligente. Inoltre ho preferito lasciare Ansaldi sulla fascia perché era ammonito e non volevo rischiare che facesse falli sulle ripartenze del Brescia. Ho preferito lasciare lui a sinistra con Bremer a coprirgli le spalle. E poi sapevo che Laxalt avrebbe potuto far bene in quel ruolo". Era l'estate del 2013 e Walter Mazzarri, neo tecnico dell'Inter, aveva a disposizione un ventenne Laxalt. In occasione di un'amichevole estiva il tecnico lo schierò proprio come mezzala. Poi la decisione fu quella di far partire l'uruguaiano in prestito al Bologna. Diversi anni dopo Mazzarri e Laxalt si sono ritrovati a Torino: le prime otto presenze sono state da esterno sinistro, il ruolo che il giocatore con le treccine ha quasi sempre ricoperto in carriera. A Brescia l'esperimento tentato ha funzionato: e chissà che non possa essere riproposto in futuro.