Titolare contro il Milan e contro la Roma e appena un minuto contro la Cremonese: il bottino raccolto fin qui da Gineitis con il Torino è particolare certamente, ma allo stesso tempo deve far capire la fiducia che Juric ripone nei suoi confronti. Il lituano, che a inizio stagione giocava con la Primavera, ha raccolto in totale tre presenze e addirittura due da titolare, entrambi in partite dove di solito si può puntare sull'esperienza. Il ragazzo sicuramente ha incontrato difficoltà e non ha brillato, ma facendo il compitino e non sfigurando particolarmente.
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Torino, la titolarità di Gineitis un segnale di Juric: ora si gioca la conferma
Torino, la titolarità di Gineitis un segnale di Juric: ora si gioca la conferma
—Che Juric lo apprezzasse, però, lo si poteva intendere dall'inizio. Lui era uno dei giovani chiamati proprio a inizio raduno in estate, ma un problema fisico lo aveva obbligato a lasciare la prima squadra. Rientrato dai problemi con la Primavera si è ripreso fisicamente e intanto con la prima squadra continuava il suo percorso formativo. Lui tra i giovani aveva impressionato proprio per la capacità di apprendere in fretta, chissà che proprio questa caratteristica non gli sia tornata utile per convincere anche Juric, fatto sta che da gennaio è ufficialmente dei grandi.
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Adesso il lituano tra allenamenti e (eventuali) future occasioni in Serie A deve e può giocarsi le sue carte per la conferma in prima squadra. La stima nei suoi confronti c'è sia da parte di Juric sia da parte della dirigenza (dimostrazione è il rinnovo arrivato). A lui la parola. L'impressione è che la fiducia sia ben riposta. Lungi da noi giudicare l'aspetto tecnico, Juric e il suo staff hanno chiaramente più competenze, ma quello umano possiamo. In campo con la Primavera è sempre stato un ragazzo umile e con voglia di lavorare, semplice e voglioso di dimostrare il proprio valore. Insomma, ha dimostrato di avere la testa e lo spirito del professionista. Ancora presto dire se è una scommessa vinta, lui dovrà dimostrarlo. Intanto possiamo dire che Ludergnani ha pescato un profilo giusto e nelle giovanili hanno lavorato bene con lui, costruendo un ragazzo che potrebbe essere in futuro membro fisso in prima squadra.
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