Nella conferenza stampa di fine stagione, Ruggero Ludergnani ha toccato tanti temi. Tra questi anche la rete di osservatori che i granata hanno allestito sul territorio estero e nazionale per portare a Torino i prospetti da crescere nel vivaio granata.
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Giovanili Torino: la rete di osservatori, chi sono i capi e come lavora
Torino, l'organizzazione dell'area scouting delle giovanili
—Il vertice a cui fa capo tutta l'organizzazione è Ludergnani, chiamato in quanto Responsabile a tirare le fila di tutto il Settore giovanile maschile granata. Al di sotto ecco un'area scouting diversificata a seconda del raggio d'azione. Il braccio destro di Ludergnani, Davide Caprari, si occupa del monitoraggio di potenziali prospettivi sull'intero territorio italiano. Attenzione specifica è stata data al territorio piemontese, su cui opera Francesco Musumeci, figura d'esperienza del calcio giovanile della regione, scelto appunto per scovare i giovani talenti attivi nei campionati provinciali e regionali. Poi vi è una rete di osservatori selezionati dal club sparsa per monitorare i campionati esteri, che rispondono a tre capi area.
Torino, i frutti della ricerca sul mercato estero per le giovanili
—Proprio sul mercato estero è stato fatto negli ultimi due anni un lavoro meticoloso che sta dando i suoi frutti. La Primavera ha contato, sia con Coppitelli l'anno scorso che con Scurto quest'anno, su diversi giovani pescati in giro per l'Europa e non solo: dalla Francia sono arrivati N'Guessan, Dembelé e Weidmann; dalla Svezia Njie; da Cipro Savva, dal Brasile Silva e dagli Stati Uniti Ruszel per citarne alcuni. Ma la ricerca sui mercati stranieri non è un qualcosa che ha coinvolto solo la Primavera, bensì anche le Under. Con Asta in U18 ad esempio è arrivato il centrocampista Acar dal campionato austriaco. In Under 17 hanno conquistato infine spazio Mahari, Perciun e Galantai prelevati rispettivamente dal campionato svedese, moldavo e ungherese. Il lavoro sui campionati esteri quindi è avviato e ha portato a Torino diversi ragazzi interessanti.
Quella di puntare sui campionati stranieri è stata una necessità, come spiegato anche da Ludergnani, dettata dall’esigenza di costruire una Primavera competitiva in breve tempo. Sul territorio italiano, chi ha giovani forti spesso se li tiene o appone dei prezzi piuttosto alti. Dunque occorre approfondire lo scouting proprio in Italia per trovare in anticipo sulla concorrenza giocatori giusti. In tal senso qualche primo segnale si è visto a gennaio quando è stato prelevato dal Cesena Gabellini, innesto per l'Under 18 di Asta. Un percorso ancora lungo, come ha sottolineato Ludergnani, ma già impostato.
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