Domenica alle 15:00 il Torino ospiterà il Monza di Sandro Nesta allo Stadio Olimpico Grande Torino, nella sfida valida per la tredicesima giornata di Serie A. La posta in palio è altissima per entrambe le squadre: da una parte il Torino, undicesimo in classifica, in crisi di risultati con sei sconfitte nelle ultime sette partite; dall’altra il Monza, penultimo con soli 8 punti, che ha urgente bisogno di una svolta. I brianzoli sono reduci da tre sconfitte consecutive, senza riuscire a segnare neppure un gol. Analizziamo quindi l'attacco del Monza, reparto su cui i brianzoli dovranno fare affidamento per invertire la rotta.
Il tema
Torino, l’attacco del Monza punge poco ma l’unica vittoria è arrivata in trasferta
Maldini e Mota a supporto di Djuric
—Il Monza ha realizzato finora 10 gol in campionato, piazzandosi al diciassettesimo posto per reti segnate in Serie A, un dato in tendenza con l'andamento della squadra. I brianzoli hanno segnato lo stesso numero di gol, cinque, sia in casa che in trasferta. Le reti fuori casa sono arrivate contro il Verona (3), nella partita che ha regalato ai lombardi la loro unica vittoria in campionato, e contro la Fiorentina (2), match terminato in parità. Per la sfida contro il Torino, Nesta sembra intenzionato a schierare un 3-4-2-1, puntando su due esterni di qualità come Daniel Maldini a destra e Dany Mota a sinistra, a supporto del centravanti Milan Djuric, abile nel gioco aereo e nel lavoro di sponda. Il Toro è avvisato: 8 dei 10 gol totali del Monza sono stati segnati proprio da questi tre elementi, confermando il loro ruolo chiave nell’impianto offensivo della squadra.
Dany Mota, l'uomo più in forma
—Il giocatore da tenere sott’occhio per la difesa granata è senza dubbio Dany Mota. Se c'è un leader offensivo nel Monza, è lui: a segno contro Inter e Roma e decisivo con la doppietta nella vittoria contro il Verona, l’attaccante portoghese vanta già 4 gol all’attivo. Con una media di un tiro a partita, Mota rappresenta una minaccia per le difese avversarie. Abilità nel dribbling, precisione nei lanci lunghi, velocità in progressione e tecnica lo rendono particolarmente pericoloso sulle fasce, una zona di campo in cui il Torino ha mostrato vulnerabilità. Starà alla retroguardia granata trovare le giuste contromisure per limitare le sue incursioni.
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