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Torino, chi è l’avv. Chiacchio? Fece centro con un ricorso che “salvò” Mazzarri

Il precedente / C'è un altro episodio del recente passato in cui l'avvocato prescelto dal Torino per il caso Lazio riuscì ad ottenere un risultato a suo modo storico

Redazione Toro News

Il Torino ha scelto l'avvocato Eduardo Chiacchio per seguire le faccende legali emerse dopo il caso Lazio-Torino, che tanto ha fatto discutere i tifosi di tutta Italia nel corso dei giorni scorsi. Anzitutto ricapitoliamo quanto accaduto martedì sera: la squadra di Davide Nicola, bloccata in quarantena fino alle 23.59 di martedì 2 marzo da un'ordinanza dell'Asl locale, non è partita per Roma dove era attesa alle 18.30 per un match di campionato contro la Lazio di Simone Inzaghi. In attesa delle decisioni del Giudice Sportivo, che entro venerdì prossimo deciderà in merito alla vicenda, il Torino nella giornata di ieri si è già mosso in anticipo depositando presso lo stesso Giudice Sportivo il preannuncio di ricorso circa le cause di forza maggiore che secondo la società granata hanno impedito la disputa della partita in oggetto.

IL PRECEDENTE - Questa la situazione che dovrà provare a risolvere l'avvocato Chiacchio, legale napoletano tra i professionisti più affermati in Italia in tema di diritto sportivo, che nel corso della suo lavoro al fianco della società granata ha già risolto alcune situazioni piuttosto complesse in passato. Un precedente particolarmente interessante è quello relativo all'episodio che vide come protagonista Walter Mazzarri, espulso per doppia ammonizione dall'arbitro La Penna in occasione di un Parma-Torino disputato al Tardini il 30 settembre 2019 (3-2 il risultato finale ndr). In quel caso l'avvocato del Torino fece ricorso dopo la decisione del Giudice Sportivo di squalificare il tecnico granata (e il suo vice Frustalupi) per il successivo match di campionato contro il Napoli. Un ricorso che fu accolto inaspettatamente, grazie a un buco interpretativo della Giustizia Sportiva chiamato in causa proprio dall'avvocato Chiacchio: ovvero l'automaticità - a termini di regolamento - della squalifica in caso di espulsione soltanto per i calciatori e non genericamente per i "tesserati" come gli allenatori.

 PARMA, ITALY - SEPTEMBER 30: Walter Mazzarri head coach of Torino FC gestures during the Serie A match between Parma Calcio and Torino FC at Stadio Ennio Tardini on September 30, 2019 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

IL RICORSO - La Corte Sportiva d'Appello diede ragione al Torino, scatenando la reazione della FIGC che fece a sua volta ricorso senza però ottenere la squalifica dell'allora allenatore granata. Un caso limite che a suo modo fece giurisprudenza e che fu commentato così nei giorni successivi dall'ex arbitro Marelli, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Toro News: "Dal punto di vista giuridico non c’è nulla da dire anzi, io sono avvocato e ammiro l’avvocato che ha trovato questo buco regolamentare, che oggettivamente dà ragione a chi dice che non c’è la squalifica automatica per allenatori o dirigenti espulsi durante la partita. Per i giocatori la doppia ammonizione (o l’espulsione diretta) comporta almeno una giornata automatica di squalifica. Per gli allenatori invece non esiste automatismo e non c’è stata una modifica del codice dopo i cambiamenti dell’IFAB". Un caso che, almeno sulla carta, sembra essere molto più intricato rispetto all'attuale situazione di Lazio-Torino: il precedente di Juventus-Napoli che vide il Collegio di Garanzia del Coni annullare il 3-0 a tavolino e ordinare la disputa della partita non può non avere un peso sulla decisione del Giudice Sportivo Mastrandrea.

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