Marco Piccinini si è ben comportanto insieme alla sua squadra nel match di ieri sera, sabato 20 agosto, tra Torino e Lazio. Non è stata una partita difficile da gestire, ma questo è stato anche merito del fischietto di Forlì che ha gestito oculatamente i cartellini gialli, strappando una sufficienza piena. Soltanto nel finale la gara si è accesa e proprio dal triplice fischio bisogna partire per analizzare la prestazione di Piccinini. Al termine della partita si è trovato intorno quasi tutti i giocatori della Lazio. Il motivo è il seguente: i biancocelesti avrebbero voluto giocare l'ultimo pallone in un'azione di ripartenza che si stava venendo a concretizzare dopo il calcio piazzato battuto dal Torino. L'arbitro però, giustamente, ha interrotto l'azione essendo già scaduto il recupero da 13 secondi e ha anche ammonito per proteste Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic, corso dalla panchina fino al cuore del campo per farsi sentire. Piccinini ha quindi gestito al meglio la situazione.
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Per il resto la gara non ha avuto picchi di nervosismo. Al 44' del primo tempo si verifica un corpo a corpo nei pressi dell’area fra Ricardo Rodriguez e Ciro Immobile che Piccinini vede bene: il granata prende lo spazio anticipando il laziale che poi aggancia, nel duello, il mento dell’avversario. Il Torino ha chiuso il match senza cartellini gialli. Cinque quelli della Lazio, tre durante i 93 minuti effettivi di gara: Danilo Cataldi, Marcos Antonio e Manuel Lazzari. In tutti e tre i casi l'ammonizione è apparsa corretta.
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