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IL TEMA

Torino-Lazio 2-3, le statistiche: Vanoli ha ragione, granata lenti

Marco De Rito
Marco De Rito Redattore 
Biancocelesti superiori in quasi tutti gli indicatori, esclusi corner e possesso palla. La vittoria della squadra di mister Baroni è meritata

"Bisogna ripartire dal secondo tempo e dalla voglia di determinare. Il primo tempo mi ha fatto arrabbiare molto, non capisco. Su questo bisogna lavorare perché siamo stati lenti, è un aspetto che si sta vedendo troppe volte anche con l'Empoli lo avevamo buttato il primo tempo. Secondo me quando siamo liberi di testa siamo un'altra squadra e lo abbiamo visto nel secondo tempo", ha dichiarato Paolo Vanoli al termine di Torino-Lazio. Delusione per l'allenatore dopo una settimana che ha visto la sua squadre uscire dalla Coppa Italia contro l'Empoli e uscire sconfitto in casa contro la Lazio perdendo la testa della classifica.

Le occasioni create in Torino-Lazio

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Analizzando le statistiche del match emerge che il Toro ha avuto il 58% del possesso palla, però è uno dei pochi dati su cui i granata primeggiano. La Lazio ha effettuato più conclusioni: 12 contro 13, anche se i tiri nello specchio della porta sono gli stessi. I capitolini hanno effettuato un'occasione da gol in più rispetto ai piemontesi: 10 contro 11. Pure sui recuperi gli ospiti hanno fatto meglio: 35 contro 38. Una delle poche statistiche che sorridono ai padroni di casa è quella dei corner: 3 contro 1. La dimostrazione che i numeri tra le due formazioni non sono diversissimi ma la vittoria della Lazio non è immeritata.

Due squadre, due velocità

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Vanoli continua a lamentare una squadra troppo lenta. Se analizziamo i dati delle performance delle due squadre effettivamente emerge che il Toro ha percorso 107.637 km con una velocità media di 6.51 km/h. Mentre gli aquilotti hanno percorso 112.65 km, con una velocità media di 6.84. La formazione granata ha camminato per 38.932 km, corso per 61.272 e 7.432 sono stati i chilometri di sprint. I biancocelesti invece hanno effettuato 37.091 km di jog, corsa per 67.093 km e 8.465 km di sprint. A dimostrazione che i padroni di casa sono stati più lenti e quindi anche più macchinosi nella costruzione della manovra a differenza degli ospiti che hanno saputo sfruttare l'agilità facendola diventare l'arma con cui sono riusciti a vincere.