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Torino, le “Big” sono un tabù: la vittoria manca dal 2 ottobre

Gualtiero Lasala

Analisi / La squadra di Mihajlovic, contro le squadre superiori in classifica, raccoglie solo qualche punto: con le piccole invece fa la voce grossa

"Il Torino di Sinsia Mihajlovic ha colto un'altra sconfitta a Roma, questa volta contro la Lazio per 3-1, dopo il poker ricevuto dai giallorossi di Spalletti: la squadra granata non è riuscita a guadagnare neppure un punto con una squadra che in classifica si trova nettamente al di sopra della posizione del Torino. Questo discorso va a confermare la questione che era stata sollevata proprio su queste colonne, ovvero che il Torino si trovi a metà classifica (ora esattamente al decimo posto) proprio perché contro le avversario di livello più alto non abbia più voce in capitolo.

"Nel girone di andata la squadra di Mihajlovic era riuscita a piegare squadre come la Fiorentina o la stessa Roma, era riuscita a fermare la Lazio, mentre in quello di ritorno il bottino è stato quasi impietoso: partendo dal Milan, squadra contro la quale era possibile fare tre punti, il Torino si è fatto rimontare perdendo una grande chance, per poi passare all'Atalanta, che in casa granata è riuscita a portare via un pareggio, che stette anche stretto agli uomini di Gasperini. Si conclude con Roma, Fiorentina e Lazio, che nel complesso hanno portato il misero bottino di un punto al Toro, davvero troppo magro per pensare di poter puntare a posizioni più alte. Non a caso, infatti, l'ultima vittoria contro una "Big" risale addirittura al 2 ottobre del 2016, quando la squadra di Mihajlovic riuscì a battere la Fiorentina in casa.

"Invece il Torino fa la voce grossa con le squadre che sono al di sotto della posizione di classifica dei granata: ad esempio contro il Palermo, il Toro ha creato moltissimo per poi andare a segnare 3 gol negli ultimi minuti. Un altro esempio calzante lo si trova nel Pescara, battuto per 5-3 con il brivido, nel quale i granata hanno fatto il bello e il cattivo tempo: ovviamente sono necessarie alcune eccezione, come ad esempio l'inspiegabile sconfitta contro il Bologna per 2-0 e il pareggio contro l'Empoli che  stato senza alcun dubbio un regalo, dato il grossolano errore di Ajeti.

"Perciò il Torino ha probabilmente perso la voglia di combattere: se nel girone di andata c'era lo stimolo di impressionare il pubblico e di puntare alla zona Europa, ora le squadre di livello superiore lasciano soltanto poche briciole al Toro, e i granata non sembrano intenzionati a cercare l'impresa. Con questo atteggiamento, però, il Torino non riuscirà a progredire molto in classifica, anche nei prossimi anni.