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Primo tempo. Parte bene il Toro che cerca di imprimere i ritmi alla partita, aggredendo alto l'avversario e proprio dal pressing granata arriva il momentaneo vantaggio. Barone ruba palla nella trequarti...
Primo tempo. Parte bene il Toro che cerca di imprimere i ritmi alla partita, aggredendo alto l'avversario e proprio dal pressing granata arriva il momentaneo vantaggio. Barone ruba palla nella trequarti avversaria e serve Corini che calcia angolato. I toscani non sembrano in grado di impensierire la squadra di De Biasi, che controlla la partita e tiene bene il possesso di palla. Ma la scossa arriva da Diamanti che su punizione centra in pieno la traversa. Il Livorno cresce e comincia a prendere il mano la gara, giungendo al pareggio con il solito Diamanti, abile a raccogliere una sponda di Tavano. La partita diventa quindi equilibrata e sostanzialmente avara di ulteriori emozioni. Qualche spunto interessante è offerto da Abate, entrato al posto di Malonga, ma nulla di più, complice anche un terreno di gioco in pessimo stato che condiziona i giocatori. Quando ormai i giocatori pensano all'intervallo ecco che da una punizione di Corini spunta la zuccata di Zanetti. Gol e Torino a riposo in vantaggio per 2-1. Buona fino a questo momento la prova del rientrante Natali affiancato dal giovane Ogbonna. I due centrali non sono stati eccessivamente impegnati, ma si sono comportati con disinvoltura nelle occasioni in cui sono stati chiamati in causa.
Secondo Tempo. Il secondo tempo è abbastanza equilibrato: gli ospiti vanno alla ricerca del pareggio, i terzini attaccano di più (specialmente Bonetto) e Acori inserisce anche il terzo attaccante, Rossini, ma nemmeno questa mossa darà gli effetti sperati: Calderoni non deve compiere nessuna parata importante, e può prendersi i suoi primi applausi dal pubblico di Torino solo in occasione di un cross deviato, insidioso ma comunque non frutto di una qualche manovra livornese. Gli ospiti sciupano l'unica occasione pericolosa proprio con il neoentrato Rossini, che tenta un pallonetto con Calderoni fuori dai pali, esito inguardabile.Da parte sua, non è che il Torino faccia scintille: quando attacca dà l'impressione di poter fare più male, ma le maggiori opportunità per segnare arrivano dopo cinque minuti, con Ventola (male, il barese, stasera) ed Abbruscato. Quest'ultimo si spegne quando, con l'uscita del compagno di reparto, passa a fare la prima punta. L'ingresso di Rosina non cambia di molto l'inerzia della gara, con Corini a dettare geometrie in aggunta ad un buon dinamismo, e i difensori a reggere con tranquillità. Fino a quando proprio il numero 10 si macchia di un errore decisivo, un appoggio all'indietro effettuato con un po' di sufficienza, in seguito al quale Diana compie il fallo da rigore che vuol dire pareggio, all'88°, e vuole dire supplementari.
Primo Supplementare. Scoppiettante líinizio del supplementare. Il Livorno ci prova subito con Diamanti che impegna Calderoni . I toscani spingono, ma sono i granata a passare in vantaggio. Barone cerca di spazzare, ma svirgola ed il pallone finisce sui piedi di Rosina che avanza bene e serve Abbruscato in area, il centravanti controlla e vede bene líinserimento del campione del mondo che ha seguito líazione: stop e palla nellíangolino. 3-2. Gli ospiti alzano il ritmo e si sbilanciano in avanti aprendo varchi per le ripartenze granata che però non sono mai troppo pericolose. La pressione della squadra di Acori è però sterile e non riesce ad impensierire la retroguardia dei padroni di casa.
Secondo Supplementare. Livorno tutto all'attacco negli ultimi 15 minuti di gara. A due minuti dalla fine, gli ospiti sono tutti nella metà campo granata, portiere escluso, e per quasi tutta la durata del tempo mantengono il possesso di palla: si buttano sulla sfera con ogni energia, facendo in modo che i granata la perdano spesso e non riescano a costruire palle gol. Ma sono loro, a non riuscirci, ed è anzi il Toro a costuirne una, l'unica, ma enorme: Abbruscato a centrocampo lancia Zanetti, che copre i 50 metri davanti a sé ma giunto davanti il portiere non passa la palla al compagno al centro ma opta per una conclusione indecorosa. Così c'è ancora qualche minuto di sofferenza, che diventa acuta quando l'arbitro concede un calcio di punizione ai 20 metri al pericolosissimo Diamanti, che diventa un incubo quando la palla calciata dal fantasista livornese sfiora l'incrocio e che diventa liberazione quando diventa chiaro che è fuori. è fuori, e la partita è finita. Il Torino sfiderà la Fiorentina nel prossimo turno di Coppa Italia. Una faticaccia, che speriamo non pesi troppo a Udine.
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