"Le porte del calciomercato si sono ufficialmente chiuse e alla corte di Davide Nicola sono arrivati Antonio Sanabria e Rolando Mandragora. Due acquisti che possono costare tra i 20 e i 26 milioni di euro, un esborso reso necessario dalla drammatica situazione di classifica. Una netta inversione di tendenza: gli arrivi di Sanabria e Mandragora hanno interrotto un digiuno di acquisti nella sessione invernale che per il Torino durava dal 2016/2017. L'ultimo acquisto arrivato a campionato in corso fu quello di Iago Falque, già a Torino dall'estate 2016, riscattato ufficialmente a gennaio. In quella stessa campagna acquisti arrivarono anche Iturbe e Carlao: se escludiamo l'arrivo di Singo nel 2019 (preso come giovane promessa per la Primavera) sono quelli gli ultimi veri rinforzi arrivati nel mercato di gennaio.
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Toro, mercato di gennaio: Mandragora, Sanabria e un digiuno che durava dal 2017
Approfondimento / L'immobilismo delle ultime sessioni invernali interrotto da Mandragora e Sanabria
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"RECORD - Puntellare l'organico con almeno due innesti importanti era necessario, se non imprescindibile, soprattutto dopo un mercato estivo sconfessato dalle stesse scelte societarie (Bonazzoli e Murru in uscita, per esempio). Nell'era Cairo, neanche con Petrachi si erano registrati sforzi economici così rilevanti a gennaio: 7,5 milioni che possono arrivare a 10 con i bonus per Sanabria, un minimo di 10 milioni per il riscatto di Mandragora. Un record relativo, ovviamente, in una sessione che generalmente non muove moltissimi fondi e che il Torino negli ultimi anni non ha praticamente mai sfruttato, neanche per operazioni in prestito.
"INVERSIONE DI TENDENZA - Carlao per mezzo milione, il riscatto di Falque per sei milioni di euro e il prestito gratuito di Juan Manuel Iturbe dalla Roma: sono queste le ultime operazioni per la prima squadra nel mercato di riparazione del Torino e risalgono alla stagione 2016/2017. In panchina c'era Mihajlovic e il direttore sportivo era Petrachi che poi non ha più operato in entrata sul mercato di gennaio, così come Bava nella scorsa stagione: il Torino, poi, ha esonerato Mazzarri e Longo si è trovato ad affrontare il post-lockdown con 16 giocatori di movimento. Scelte, quindi, ma anche colpe. In questo stranissimo mese di gennaio, anche se con qualche settimana di ritardo, Cairo e Vagnati hanno accontentato Nicola senza risparmiare risorse. La speranza è che Mandragora e Sanabria siano ciò che serve al Toro per compiere l'impresa e rimanere in Serie A.
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