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Torino, Masina si presenta: “Disponibilità e filosofia, sono il jolly di Juric”

La presentazione dell'esterno marocchino, arrivato a gennaio dall'Udinese in prestito con diritto di riscatto

Per il Torino nella giornata di oggi è giunto il momento di presentare uno dei volti nuovi dell'ultimo mercato di gennaio. Si tratta di Adam Masina che, dopo aver già esordito con la divisa dei granata nell'ultima partita di Serie A contro la Salernitana, interviene quest'oggi in conferenza stampa per rispondere alle domande dei molti giornalisti presenti nella sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino e presentarsi così al mondo Toro.

Prende la parola per primo il direttore Davide Vagnati. "Durante la mia prima esperienza da direttore, quando avevo meno capelli bianchi di oggi, eravamo in Seconda Divisione Lega Pro, la vecchia C2. Adam era in prestito dal Bologna. La Giacomense era una piccola società e Adam faceva l'attaccante centrale lavorando soprattutto con la Berretti. Sono andato dall'allenatore della prima squadra, Fabio Gallo, a dirgli che c'era un ragazzo interessante almeno da portare in prima squadra per gli allenamenti. Direi che qualche risposta poi l'ha data. Io sono felice che sia qui perché più va avanti il tempo e più sono convinto che viene prima l'uomo del calciatore. Lui è un uomo vero, ha già dato segnali a squadra e compagni. Il campo dirà tutto sulla sua bravura come ci auguriamo. Ma per un dirigente la persona viene prima di tutto e Adam rispetta questi requisiti".

Ora prende la parola Adam Masina.

Sei subito entrato alla prima partita, a freddo e con pochi allenamenti. Come è andata?“Non è stato facile capire fin da subito cosa chiede il mister. È come se fossi a scuola, sto ancora cercando di capire quali sono i meccanismi. Ma allo stesso tempo non è stato difficile perché i compagni si sono fatti in quattro per mettermi a mio agio con intelligenza ed empatia. Adesso provo a capire cosa mi viene richiesto per portare alla squadra esperienza ed energia, sono qui per dare una mano e farò di tutto per rendermi utile”.

Cosa ti ha chiesto Juric?“Io gli ho chiesto che tipo di giocatore cercasse, sia come braccetto che come quinto. Lui molto sinteticamente mi ha detto: voglio tutto. È molto esigente, chiede il massimo a ogni giocatore. Ha delle idee di calcio che propone in campo, credo che possano fare la differenza”.


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