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"Walter Mazzarri ha dato il segnale che molti si aspettavano: con l'Udinese ha schierato una formazione più sbilanciata in avanti, con tre giocatori spiccatamente offensivi (Falque e Berenguer dietro a Belotti) dal primo minuto. Non è una novità: già in passato, contro squadre di caratura tecnica inferiore, nelle gare casalinghe il tecnico toscano ha osato qualcosa in più. Contro il Genoa e contro l'Empoli, lo scorso dicembre, Mazzarri schierò infatti un tridente puro con Falque dietro a Zaza (ieri squalificato) e Belotti. In tutte e tre le occasioni, il Torino è riuscito a conquistare la vittoria, segno che uno schieramento con tre giocatori offensivi puri è proponibile anche fuori casa. A dire il vero, a Roma contro i giallorossi circa un mese fa fu schierato Parigini, un attaccante, nel ruolo di mezzala: una scelta che era dettata, però, più dall'emergenza del reparto che da precise scelte tecniche. La squadra ha risposto piuttosto bene, contro l'Udinese: il primo tempo avrebbe potuto concludersi sul 2-0.
"I CAMBI - La gestione del tecnico, perfetta nel primo tempo, è un po' naufragata nella ripresa. Il Torino ha rischiato molto di buttare via altri due punti anche per l'espulsione dell'allenatore, arrivata al 13' del secondo tempo. Forse anche per l'assenza dell'allenatore almeno due cambi sono stati ritardati. Quello di Aina, arrivato solo al 90', innanzitutto: l'anglo-nigeriano era ormai a corto di benzina e proprio a causa di ciò ha perso il pallone che ha portato al gol di Okaka. Dopo l'annullamento del gol post controllo del Var, Frustalupi è poi corso ai ripari inserendo De Silvestri (era pronto ad entrare Millico per l'ultimo assalto disperato alla porta friulana). Anche il cambio di Meité per Berenguer, al 33' del secondo tempo, è parso discutibile: un po' perchè interpretabile come segnale di paura, un po' perchè l'ex Osasuna era sicuramente più ispirato di Falque, che avrebbe meritato di essere sostituito. Mazzarri dunque ha convinto a metà: bene l'impostazione iniziale e la preparazione della partita, meno la gestione del match, per l'espulsione in primis.
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