toro

Torino, Mihajlovic pronto a valutare tutti i giovani: anche Edera e Aramu

Edera Middlesbrough-Torino Uefa Youth League, Roma-Torino i convocati granata
Calciomercato / Il tecnico serbo mette tutti sotto esame: si accende la lotta tra i prodotti del vivaio per rimanere in granata, compresa la stella di Longo
Federico Bosio

È ormai prossimo il passaggio di consegne, che vedrà Sinisa Mihajlovic legarsi al Torino come successore di Giampiero Ventura dopo cinque stagioni del tecnico ligure sulla panchina granata: nuovo modulo, nuove tattiche, nuove anche le occasione che verranno concesse ai giocatori attualmente in rosa granata e non soltanto. Sì, perché con il cambio alla guida tutti i componenti dell’organico saranno posti com’è normale che sia sotto stretta osservazione per venire valutati dal subentrato staff tecnico: tutti - formalmente - da conoscere e riconsiderare. Non solamente coloro che hanno fatto parte del Torino nella passata stagione tuttavia sono toccati da questo discorso.

Tra le volontà di Mihajlovic sembra infatti emergere prepotentemente quella di osservare in maniera particolare i giovani a disposizione, dare loro la possibilità di mettersi in mostra e giocarsi le proprie carte per venire in questo modo valutati come possibili componenti della rosa esattamente alla pari di coloro che già si trovano all'ombra della Mole. Si tratterà di una scrematura delicata ma allo stesso tempo necessaria: dalla prossima stagione sarà infatti entrerà in vigore - salvo cambiamenti dell'ultima ora - la Riforma Tavecchio, dunque su 25 elementi, 4 dovranno arrivare dal vivaio societario e altrettanti dal vivaio nazionale.

Il cambio in panchina, unito al nuovo regolamento, porta un vento d’innovazione: tutti sotto osservazione, tutti avranno la possibilità di dimostrare il proprio valore, compresi i giovani. E, tra graditi ritorni e destinazioni ancora incerte, ecco che anche Simone Edera (oltreché Aramu, ieri doppietta per lui) spera in un futuro sempre più granata ed in un salto che, dalla Primavera alla Serie A, sarebbe “grande” per davvero.