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Il Tema

Torino-Milan, occhio a De Ketelaere: è l’unico dell’attacco ancora a zero gol

Giacomo Stanchi

Dopo aver analizzato la difesa e il centrocampo del Milan, passiamo ora in rassegna l'attacco della formazione rossonera

Il Milan continua a inseguire il Napoli, momentaneamente in vetta alla classifica di Serie A. Con 26 punti, i rossoneri si presentano allo stadio Olimpico Grande Torino con la voglia di vincere e sperare allo stesso tempo in un passo falso della formazione campana, così da agganciare i partenopei in classifica. I lombardi non occupano solo la seconda posizione per punti, ma anche per gol fatti. Pioli può vantare tanta qualità nel suo reparto offensivo dalla velocità di Leao, ai dribbling di Brahim, fino alla concretezza di Origi e Giroud senza dimenticare l'abnegazione di interpreti come Messias. Il Milan può far male perché, oltre alla qualità dei singoli, può contare sulla forza del gruppo: sono una squadre vera e il Toro deve stare molto attento.

Milan, il reparto offensivo della squadra di Pioli

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Il tecnico rossonero continua a preferire il 4-2-3-1 al 4-3-2-1; quest'ultimo adottato solo contro la Juventus. Un'unica punta appoggiata da tre trequartisti. Pochi sono i cambiamenti dalla scorsa stagione in questo reparto, l'attacco è uno dei reparti che è rimasto quasi invariato. Il Torino è la vittima preferita di Ante Rebic nei maggiori cinque campionati europei: cinque gol ai granata in cinque sfide (uno con la maglia della Fiorentina, in quell'indimenticabile partita-spareggio in cui Cerci sbagliò il calcio di rigore nel finale), inclusa la sua unica tripletta in un Big-5 (12 maggio 2021, nel famoso 0-7 all’Olimpico Grande Torino del Milan). Il croato sarà perciò uno di quei giocatori da tenere d'occhio, sebbene sia complicata una sua partenza dal primo minuto soprattutto perché ha giocato tutta la gara di martedì contro la Dinamo Zagabria in Champions League. Chi potrebbe essere il mattatore della serata è De Keteleare: il belga è l'unico tra gli attaccanti di Pioli a non essersi ancora sbloccato e ora servono gol e prestazioni se vuole andare al Mondiale. I veri top di reparto rimangono comunque Leao e Origi. Il portoghese sta confermando le ottime cose mostrate gli anni passati, mentre il belga dopo un momento di assestamento sta dimostrando di poter contendersi il posto con Giroud.

Milan, gli interpresti in attacco in vista del Torino

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Come unica punta, lì davanti dovrebbe esserci Origi, dopo che Giroud è stato protagonista martedì in Croazia. Dietro all'attaccante, sulla linea della trequarti, spazio molto probabilmente al trio composto da Brahim Diaz, Rafael Leao e Junior Messias. Scalpitano per un posto da titolare anche Ante Rebic e Charles De Ketelaere, titolare nell'ultima di Champions League. In ogni caso, nel dopo covid, i cambi sono diventati fondamentali e permettono di rivoluzionare l'assetto tattico anche a gara in corso. Ci sarà spazio per tutti quindi.  Juric contro le grandi non ha mai vinto: può essere l'occasione giusta per sfatare questo tabù.