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Foto: Alessandro Sanna
Vanja Milinkovic-Savic ha perso il proprio ruolo da titolare. Per lui una seconda metà di 2021 positiva, poi un inizio di 2022 da dimenticare a seguito del quale è stato scavalcato nelle gerarchie in casa Torino dal collega Etrit Berisha. Il serbo non gioca dal 27 febbraio (sconfitta interna contro il Cagliari). Ha saltato Bologna e Inter per un problema ad un dito e poi ha osservato dalla panchina le partite dei compagni. Una volta rientrato in gruppo Milinkovic-Savic è sempre rimasto in panchina (Genoa, Salernitana, Milan e Lazio). Prima di questo filotto di sei gare di fila senza minuti in campo, aveva saltato soltanto due gare ufficiali: una in Coppa Italia a Genova contro la Sampdoria, l'altra contro la Fiorentina in campionato a causa del Covid-19. Le gerarchie della porta granata sono state così rivoluzionate negli ultimi due mesi.
STAGIONE DAI DUE VOLTI - Vanja sembrava aver vinto lo scetticismo che aleggiava intorno a lui e che poi è tornato fuori con prepotenza al primo errore. In estate i dubbi intorno al gigante serbo erano tanti, ma nella prima parte della stagione il fratello di Sergej è stato bravo a dissolverli sfornando prestazioni discrete, se non in alcuni casi buone, tanto da essere considerato alla pausa natalizia la vera sorpresa in positivo del campionato granata. E se è vero che il portiere del Torino era stato facilitato da una difesa molto solida che concedeva pochi tiri agli avversari, dall'altro lato le sue prestazioni avevano convinto pure la nazionale serba, tanto che Vanja quest'anno è entrato nel gruppo del ct Stojkovic che si è guadagnato l'accesso diretto al Mondiale del 2022.
PARABOLA - Nell'arco di una stagione tante cose possono succedere. Nello stesso tempo il ruolo del portiere è il più complicato perché richiede una forza mentale differente rispetto a tutti gli altri ruoli di movimento. Vanja non ne ha avuta a sufficienza nel momento in cui sono apparse le prime incertezze, Juric è stato indotto a sostituirlo con Berisha e questo, in chiave futura, non è un bene per il Torino che, a un certo punto, aveva anche pensato di poter valorizzare Milinkovic-Savic pure in chiave mercato. A 24 anni, il serbo era uno dei portieri titolari più giovani della Serie A e la conquista della Nazionale avrebbe potuto renderlo appetibile per un'eventuale cessione in estate con tanto di plusvalenza. Ora le quotazioni dell'estremo difensore sono in discesa. Ivan Juric ha cambiato opinione negli ultimi due mesi, e se in estate la decisione fosse quella di andare sul mercato per un portiere sarà necessario cedere uno tra Berisha e Vanja. Ma la perdita della titolarità non è sicuramente un bello spot per il serbo, che col Torino ha un contratto sino al 2024.
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