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La sessione del calciomercato del Torino si è chiusa con una doppia sorpresa: l'acquisto dal Napoli di Simone Verdi e il mancato trasferimento in prestito di Millico al Chievo Verona. Sembrava tutto fatto per il passaggio in veneto del giovane attaccante e invece è saltato l'affare perchè i documenti sono stati depositati qualche minuto dopo le 22. Il classe 2000, perciò, rimarrà a Torino fino a gennaio, a meno che non ci sia una qualche altra opportunità all'estero, come ha dichiarato il presidente Urbano Cairo nella tarda serata di ieri (LEGGI QUI). La storia di Millico è simile a quella di altri tre giovani: Rauti, Buongiorno e De Angelis che sembravano destinati al prestito e invece non è stato trovato l'accordo per nessuno dei tre. Leggermente differente, invece, la situazione del portiere Zaccagno: lui si è trattenuto a Torino per curarsi la spalla (LEGGI QUI). E ora, che ruolo potranno recitare in questa stagione i vari Millico, Rauti, Buongiorno e De Angelis? Esuberi o risorse?
MILLICO E RAUTI La situazione dei due attaccanti è differente rispetto a quella dei due compagni. Millico è stato nel corso del mese d'agosto una pedina importante per il tecnico Mazzarri. L'infortunio di Iago Falque ha permesso al 2000 di giocare tre scampoli di partita nelle qualificazioni di Europa League. All'esordio, tra l'altro, nei 14' con il Debrecen si è tolto la soddisfazione di segnare. Poi, è stato adoperato 12' in Bielorussia con il Soligorsk e 8' in Inghilterra con il Wolverhampton. In campionato ha seduto in panchina 90' sia con il Sassuolo che con l'Atalanta, partita in cui sarebbe stato l'unica alternativa a Belotti, complice l'infortunio di Zaza. Anche Rauti fa ormai costantemente parte del gruppo della Prima Squadra, anche se non ha ancora esordito. Per entrambi le opportunità di mettersi in mostra agli occhi di Mazzarri saranno veramente poche. L'arrivo di Verdi e poi il rientro dall'infortunio di Iago Falque rinfoltiranno il reparto offensivo. Inoltre, l'eliminazione ai play-off di Europa League con il Wolverhampton limiterà ancor di più il loro impiego, essendoci meno impegni ufficiali da disputare.
BUONGIORNO E DE ANGELIS Per il difensore classe 1999 e per il centrocampista classe 2000 la situazione è ancor più complicata. Entrambi, infatti, sono meno integrati nel gruppo di Mazzarri. Un loro utilizzo in Serie A o in Coppa Italia appare utopistico. Probabilmente continueranno ad allenarsi con Belotti e compagni, ma fino a gennaio non calcheranno mai il campo. Per entrambi c'erano stati molti sondaggi durante gli ultimi giorni di calciomercato, ma non è stato trovato l'accordo con nessuna società. Dovranno, perciò, armarsi di pazienza e imparare il più possibile stando al fianco dei compagni più esperti, aspettando fiduciosi l'inverno.
Andrea Calderoni
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