"L'ingresso in campo a Firenze di Vincenzo Millico ha avuto un esito che difficilmente avrebbe potuto essere peggiore. L'attaccante classe 2000 ha commesso evidenti errori, dovuti probabilmente alla voglia di strafare e alla poca esperienza in determinate occasioni. La mezzora giocata contro la Fiorentina dal talento granata ha dato argomenti in più agli allenatori che ne hanno centellinato l'utilizzo e torto a chi lo invocava da un po' di tempo come possibile salvatore della patria. Un ruolo che non si può e non si deve chiedere a Millico, un giovane che deve ancora dimostrare tutto.
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Torino, per Millico è il momento di imparare: ora quattro gare per riscattarsi
Focus On / L'attaccante classe 2000 senza dubbio ha tanto talento, ma deve ancora dimostrare di cosa è davvero capace
"ERRORI - Molti sono stati gli errori dell'attaccante classe 2000 dovuti principalmente come detto alla voglia di strafare e dimostrare subito di poter fare la differenza. Il più importante è stata l'incomprensione con Lukic quando la gara era ancora sull'1-0 per la Fiorentina. Da un cross di Edera in area, Millico ha ostacolato Lukic che arrivava di gran carriera fronte alla porta, con una visuale migliore per tirare in porta. Risultato: i due giocatori si sono scontrati e la Fiorentina è partita in contropiede. Ma non è stato quello l'unico capo d'imputazione: a sfavore di Millico gioca anche la leggera ma inutile manata a Chiesa in occasione di quell'episodio contestato e diverse altre scelte errate, che hanno fatto sì che il ragazzo si incaponisse in dribbling sbagliati o non agganciasse palloni comodi tentando lo stop elegante.
"SACRIFICIO - In generale serve equilibrio nel giudicare l'ingresso in campo di Firenze per come è stato, pessimo e persino dannoso. Allo stesso tempo non bisogna incorrere nell'errore di dare giudizi definitivi sul giocatore basandosi solo sullo spezzone di Firenze. Considerando che indubbiamente il ragazzo ha fatto vedere sprazzi di qualità, gli va data la possibilità anche di commettere errori madornali come quelli fatti con la Fiorentina. Il numero 22 può crescere ancora ed emergere, ma deve cancellare alcuni personalismi e giocare con maggiore umiltà e sacrificio. Millico, che compirà vent'anni tra pochi giorni, avrà sicuramente altre chance: in queste quattro partite avrà l'occasione per riscattarsi. Poi, a bocce ferme, si deciderà se per la prossima stagione sarà meglio confermarlo in squadra o cederlo in prestito.
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