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Torino-Atalanta sarà anche la prima volta di Aleksey Miranchuk contro la sua ex squadra, proprio quei bergamaschi che in estate l'hanno lasciato partire direzione granata. Con Gasperini il russo - che saltò la partita di andata del 1° settembre 2022 per infortunio - aveva sempre meno spazio e con Juric invece ha trovato la dimensione dove calarsi nel ruolo del protagonista. Non è infatti un caso che soltanto contro la Lazio nell'ultima giornata Miranchuk sia rimasto tutta la partita in panchina. Prima della sfida contro i biancocelesti, infatti, il russo aveva sempre giocato, anche solo da subentrato e le uniche volte in cui non era sceso in campo era per problemi fisici.
Per certi versi la partita contro l'Atalanta avrà anche il sapore della rivincita per 'Mira', che in estate si è separato dalla Dea dopo non essere mai entrato veramente nel cuore dei tifosi bergamaschi. Come spiegato dal collega di CalcioAtalanta Simone Fornoni, Miranchuk non è stato rimpianto particolarmente dai neroazzurri, perché non è mai stato pienamente il profilo giusto per la squadra di Gasperini. In granata l'impatto è stato diverso. A parte il fatto che è risultato a tutti gli effetti un talismano, visto che nelle 4 gare in cui è andato in gol il Toro non ha mai perso, Miranchuk si è dimostrato un regista offensivo fondamentale per i granata. L'annata non è stata fin qui di una particolare continuità, ma comunque è da giudicare in senso positivo. Infatti, in Italia non ha mai raccolto un bottino come quello attuale, di 4 gol e 6 assist.
Contro la Dea ora la possibilità di ritrovare un gol che manca dal 21 gennaio e soprattutto prendersi la rivincita su chi non ha più voluto puntare su di lui. Poi chissà, magari la partita sarà anche un'occasione per iniziare a parlare di futuro. Il riscatto del russo è fissato a 12 milioni. Una cifra sicuramente alta, ma magari la partita sarà appunto anche l'occasione per iniziare a parlare di prospettive estive di mercato.
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