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- Redazione TORONEWS
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"Il Toro, storicamente, trova difficoltà in attacco contro squadre corte e schierate come un bus a difesa della loro porta. Il gioco di Ventura, con il suo famoso giropalla sin a partire delle retrovie, tenta proprio di far muovere la difesa a scopo di ricavare uno spazio, un pertugio da cui far nascere uno scambio potenzialmente pericoloso. Quando gli avversari si chiudono con ordine e compostezza, però, queste occasioni si riducono al minimo e, se le punte non sono in stato di grazia, difficilmente si trova la via della porta. E' ciò che è accaduto a Modena.
"A sorprendere, durante l'incontro con il Carpi, è stata la mancanza di dialogo tra i centravanti titolari, Quagliarella e Maxi Lopez, che hanno cercato raramente quegli scambi che hanno reso celebre il gioco di Ventura, scambi fati di veli, tagli e uno-due rapidissimi. Sabato, invece, sembrava che ognuna delle due punte giocasse per sé, come se fosse l'unico terminale offensivo della squadra; gran parte del merito va dato anche al pacchetto arretrato emiliano, abilissimo a chiudere tutte le linee di passaggio e a isolare i due avanti, che non sono riusciti a lavorare in coppia.
"E se Maxi Lopez, a sportellate, ha ricavato qualche soluzione pericolosa, è stato Quagliarella a non trovare la giusta ispirazione per impensierire i biancorossi. Certamente, il resto della squadra non ha dettato i tempi giusti per servire in maniera precisa i due, che hanno ricevuto solo palloni alti e molto difficili da controllare, soprattutto contro una difesa chiusa a guscio come quella del Carpi. Neanche l'inserimento delle altre due punte, Belotti e Martinez, ha permesso al Toro di aumentare la propria pericolosità, se non negli ultimissimi minuti di partita. Non è la prima volta che l'aggiunta o la sostituzione di attaccanti non aumenta il peso specifico offensivo granata - Maxi Lopez a parte. questo è un altro aspetto su cui Ventura dovrebbe riflettere.
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