Ad inizio del campionato lei disse, siamo a livello 5. Oggi quale è il livello?
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“Con tutta tranquillità penso che è stato un anno altamente positivo. Ora siamo a livello 6/6.5. Abbiamo posto le basi. Adesso dipende dalla società e da che strada vuole prendere. Se si vuole essere ambiziosi bisogna prendere un tipo di giocatori. Altrimenti è un’altra cosa. La squadra ha fatto veramente tanto e devo ringraziare i ragazzi. La reputo una stagione molto molto positiva pensando a quello che è stato il passato. Altrettanto, so, e questa è una netta sensazione, che questa piazza vuole di più. Questo pubblico e questa città ti chiede di più. Una stagione da decimo o dodicesimo posto anche l’anno prossimo non sarebbe un successo come quest’anno. Ora dipende da cosa vuole fare la società”.
Un incontro per parlare di mercato lo avete fatto?
“Non ancora. In generale io gioco così, questo è il modo di giocare. Tutti hanno visto cosa si fa. Il lavoro è trovare giocatori per questo tipo di gioco che io considero moderno: elementi dinamici che sappiano fare entrambe le fasi. Non si tratta nemmeno di un tema economico, ma di vedere quello che serve. Posso dire che a Verona è stato fatto alla grande secondo me, adesso vediamo se si riesce a fare anche qui, il fatto di indovinare giocatori giusti nelle posizioni dove credo che si possa migliorare. Ancora non abbiamo affrontato per bene tutti questi argomenti”.
Oggi non c’era Buongiorno, ma per il futuro può giocare centrale?
“C’è grande possibilità che Bremer vada via e sarebbe giusto. Con sincerità devo dire che dovremmo prendere un giocatore al posto suo. Ma Buongiorno è stato sfigato perché ha trovato un Rodriguez che ha fatto un campionato strepitoso, Bremer poi non ha sbagliato un colpo. Ma Alessandro ha sempre fatto bene sia da terzo che da centrale. Pure alla prima giornata a Firenze con Vlahovic ha fatto bene. E’ stato molto affidabile, ha lavorato sempre come un pazzo. Pian piano avrà sempre più spazio. Anche lui è una opzione, può giocare anche in mezzo”.
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