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gazzanet
"Eccoci arrivati al 'day after': il Torino si è lasciato alle spalle la sfida contro il Napoli, e come ogni volta è il momento di consultare la moviola per osservare, sotto la lente d'ingrandimento, eventuali episodi che hanno suscitato scalpore o dissapori e più in generale la conduzione arbitrale. Se per Mazzoleni non si è trattato di un incontro dalla direzione particolarmente spinosa, il match tra granata e partenopei ha messo a dura prova le abilità del team arbitrale ed in particolare degli assistenti e guardalinee, che sono però sempre stati puntuali e precisi non sbagliando di fatto nulla.
"Giuste le non segnalazioni sulla seconda e soprattutto terza rete del Napoli: in occasione di quest'ultima, Mertens parte in posizione regolare per poi ricevere alle spalle dei centrali granata e scaricare per Hamsik; la posizione del belga non è di fuorigioco. Perfette anche le segnalazioni che, nella ripresa, annullano due reti a Callejon: lo spagnolo è in fuorigioco in entrambi i casi. Mazzoleni si rivela parsimonioso anche per quanto riguarda i cartellini gialli estratti, solamente due nel corso di tutto l'incontro: seppur possa apparire eccessivamente severo è corretta l'ammonizione per Baselli a termini di regolamento, poichè il centrocampista calcia via il pallone dopo aver commesso fallo, ineccepibile è invece quella ad Albiol che ferma fallosamente una ripartenza granata.
"E proprio il difensore centrale spagnolo è protagonista dell'unico vero episodio che resta dubbio dell'intero incontro: al minuto 82' infatti, su lancio lungo dei granata, Albiol colpisce chiaramente con il braccio all'interno dell'area di rigore. Mazzoleni assegna però una punizione al Napoli, segnalando un fallo in attacco di Belotti di difficile comprensione: la decisione del fischietto di Bergamo non sembra corretta, ma dalla VAR non arriva alcuna correzione; resta il fatto che poteva essere senza alcun dubbio calcio di rigore per il Torino, che ad una decina di minuti dal termine avrebbe potuto di fatto riaprire l'incontro (senza contare che appunto lo spagnolo era già ammonito, e quindi avrebbe lasciato gli azzurri in dieci nella fase finale del match). Unica e però rilevante sbavatura all'interno di una direzione nel complesso pulita ed abbastanza convincente.
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