Salvatore Sirigu è incline ad ascoltare altre offerte. Mai come in questo momento sembra avvicinarsi un cambio della guardia tra i pali del Torino, con l’estremo difensore sardo che, dopo tre anni ad ottimi livelli, ha lasciato intendere di aver voglia di un’altra esperienza. Ma piazzare un portiere di livello top come lui non sarà facile. E il Torino rischia di trovarsi in casa una situazione ingarbugliata quando manca meno di una settimana al raduno che segnerà il via della stagione 20/21 (fissato per il 19 agosto).
gazzanet
Torino, nodo Sirigu: posizione da definire mentre il raduno si avvicina
Il punto / Il portiere sardo è incline ad ascoltare altre proposte ma non è facile trovare una squadra adatta a lui
PANORAMA ITALIANO - Già, perché Sirigu, per essere ceduto, dovrà trovare una squadra di livello, che gli garantisca un posto da titolare e che sia disposta a pagare un prezzo congruo per un portiere che col Toro ha ancora due anni di contratto. Ad occhio e croce, trovare la sistemazione idonea non è qualcosa di immediato. Il portiere è stato accostato a Cagliari, Lazio, Napoli e Roma, ma tutte e tre queste squadre hanno già portieri titolari che dovrebbero prima essere piazzati. Soprattutto i giallorossi sostituirebbero volentieri Pau Lopez, ma devono capire come fare a cedere senza minusvalenze importanti un portiere che l’anno scorso è stato pagato 23.5 milioni di euro.
DUBBI LECITI - Insomma, a meno di cercare soluzioni all’estero (Sirigu peraltro ha già giocato in Francia, nel PSG), ci vorrà tempo per trovare l’incastro giusto. Intanto però le vacanze dei calciatori stanno per finire e il nodo va sciolto. Giampaolo proverà a convincere Sirigu a rimanere? Sirigu inizierà la preparazione (e forse anche il campionato) col Torino, allenandosi con la sua consueta professionalità in attesa di trovare squadra? Oppure di comune accordo con la società si deciderà di esentare il portiere dal lavoro della squadra? Domande lecite che tra pochi giorni troveranno le prime risposte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA