Prima dell'inizio di Torino-Novara, prima uscita stagionale dei granata, è intervenuto il nuovo allenatore del Toro Marco Giampaolo ai microfoni di Torino Channel: "Ho trovato un gruppo con tanto entusiasmo e voglia di lavorare. Devo dire che non abbiamo buttato nessun allenamento. La squadra è attaccata alle cose che fa. Sono contento". Il tecnico poi continua: "Loro si conoscono e io non li conosco e viceversa. C'è molta curiosità. Le cose nuove alzano sempre l'attenzione. Adesso abbiamo tante cose da fare, tanto lavoro davanti a noi. La capacità di essere sempre sul pezzo sarà determinante per quello che è la costruzione di un'idea".
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Torino, Giampaolo: “Per ora sono contento. Al Filadelfia si respira la storia”
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Giampaolo poi fa un bilancio sull'inizio della sua avventura in granata: "In dieci giorni di allenamenti abbiamo fatto tante cose, chiaramente per i particolari ci vorrà tempo. La squadra lavora bene. I tre nuovi, due li conosco e so che sono affidabili. Andiamo a scoprire Vojvoda che è stato scoutizzato dal club per tanto tempo. Ha voglia di parlare, chiede e si confronta con i miei collaboratori. Sono contento anche di lui".
Sull'amichevole contro il Novara: "Innanzitutto abbiamo deciso di giocare contro una squadra rodata, perché ci può creare delle difficoltà. Queste partite per verificare il lavoro che abbiamo portato avanti fino a oggi. E su quelle cose lavorare e ripetere. Le amichevoli sono fondamentali per la verifica. Pur essendo un'amichevole, ho chiesto alla squadra di fare le cose per bene".
Sui giocatori in Nazionale, che salteranno la prossima settimana di preparazione: "Di cavilli e di step da superare ce ne sono. Sono consapevole ed è giusto che i ragazzi vadano a giocare in Nazionale. È una loro ambizione. Va bene per il loro entusiasmo. C'è tutto il tempo per lavorare. Poi due di loro (Rodriguez e Linetty ndr) li ho già avuti e mi preoccupo di meno".
Sul Filadelfia: "Si respira appartenenza. A parte che non disturba nessuno. Il Filadelfia rappresenta la storia del Toro. Allenarsi in un luogo dove si respira la storia di un club crea appartenenza. Penso la respirino anche i giocatori. Basta sentire le parole di Vojvoda che ha detto di aver scelto il Toro proprio per la sua storia".
Sulla città di Torino: "Torino è una bellissima città, ma non ho ancora avuto modo di verificarlo di persona. Me ne hanno sempre parlato bene alcuni amici che abitano qui e anche mia moglie che in passato accompagnandomi per delle trasferte ne ha approfittato per visitare la città. Io però ancora non ho avuto il tempo di visitarla. So che è bellissima, ma sono in hotel dalla mattina alla sera. Conosco solo la strada hotel-Filadelfia".
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