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Torino-Palermo

Redazione Toro News



É un De Biasi tonico e sorridente quello che si presenta stamattina in sala stampa. Si comincia subito a parlare della formazione che andrà in campo domani ad affrontare il Palermo, e su...

"É un De Biasi tonico e sorridente quello che si presenta stamattina in sala stampa. Si comincia subito a parlare della formazione che andrà in campo domani ad affrontare il Palermo, e su questo argomento il mister tiene bene a mente una delle leggi non scritte del calcio, squadra che vince non si cambia: “Giocheranno i ragazzi che hanno conseguito due vittorie nelle ultime due partite. E per quanto riguarda la situazione infortuni Abbruscato è pienamente recuperato, mentre Lazetic, che ha subito una botta in allenamento, domani dovrebbe essere della gara”. Sulla sosta: “Penso che queste due settimane di lavoro siano state ottime per noi al fine di prepararci al meglio per lo sprint finale delle ultime dieci partite. Abbiamo lavorato molto per migliorare la condizione, l'intensità e l'atteggiamento da tenere in campo. Soprattutto nella scorsa settimana abbiamo fatto molto bene, mentre se devo proprio fare un appunto nell'amichevole di Chieri, soprattutto nel primo tempo, si poteva fare meglio a livello di concentrazione. Ieri a tale proposito ho avvisato i giocatori, insomma, uomo avvisato mezzo salvato”.

"Domani si affronta un Palermo che dopo la vittoria col Catania ha subito un vistoso calo: “Affrontiamo una squadra che ha sedici punti in più di noi, un motivo ci sarà. Sono quarti, lottano per un posto in Champions. Per quanto riguarda il loro calo: certo affrontare una squadra con dei problemi può rendere la partita più abbordabile, ma al contempo non dimentichiamo che sovente nei momenti di crisi si tira fuori il meglio. Dobbiamo giocare corti, aggressivi su ogni pallone e poi alla fine si faranno i conti. Le partite infatti nascono tutte sullo 0-0, poi contano sì gli episodi, ma soprattutto la voglia di fare e la determinazione”. Bovo avrà degli stimoli speciali? “Cesare, come Rosina, ha un'età anagrafica inferiore alla sua esperienza calcistica e alla capacità di affrontare le situazioni. Per lui non c'è nessuna rivincita da cercare, ma solamente una serie di opportunità da cogliere”. Il suo ritorno sulla panchina ha contribuito a creare un cambio di mentalità? “Fare paragoni mi sembra scorretto, posso solo dire che ciò che voglio far capire ai ragazzi è che conta come si affronta l'avversario: dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti, avere sempre voglia di far bene, essere concentrati e rimanere fissi coi piedi per terra. Teniamo sempre ben a mente da dove veniamo, dove eravamo in classifica un mese fa, e da questo traiamo le giuste motivazioni, concentrati sempre sull'obbiettivo immediato”.Capitolo Barone, in panchina, e Franceschini, relegato in tribuna: “Barone sa benissimo cosa penso di lui. Inoltre l'ho trovato molto più determinato rispetto ad agosto, sta lavorando bene per chiudere il campionato dando dimostrazione delle sue qualità. Per quanto concerne Franceschini non si tratta di una bocciatura: io stesso ho spinto per il suo approdo a Torino, so quello che vale e finora non ha ancora espresso il suo potenziale. Ha solamente bisogno di ritrovare la serenità d'animo e quella tranquillità che ti permettono di rendere al massimo”. In settimana si sono sprecate le voci sul mercato, e molti giocatori in scadenza vorrebbero essere rassicurati sul futuro: “Le prossime dieci partite saranno importanti per tirare le somme. Alla fine chi farà bene il proprio lavoro verrà ricompensato, sia che giochi sia che stia fuori. Ciò che voglio creare è un gruppo omogeneo, che conosca l'ambiente e cerchi di soddisfare le aspettative del tifoso del Toro”.

"Infine un augurio a Balestri, che oggi diventerà papà per la prima volta: “La nascita del primo figlio è una cosa che ti segna, è difficile da spiegare. Per quanto mi riguarda è stato il momento più bello della mia vita. Mi auguro che Jacopo, che ora è a Pisa, torni in serata carico come una belva per la nascita di Greta.”