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gazzanet
"È la stessa squadra? Questo è ciò che molti si stanno chiedendo a proposito del Torino, in difficoltà nelle ultime uscite, ma così splendente a tratti, soprattutto ad inizio campionato. Mai occasione fu più adatta che la sfida in programma domenica prossima contro il Palermo, al Barbera.
"Questo perché l'andata fu l'ultima perla di quel bel Torino di inizio di campionato, capace di rialzarsi immediatamente dalla sconfitta esterna contro il Chievo e di riappropriarsi della terza piazza in solitaria, riconquistata ai danni del Sassuolo. Un'utopia che certamente non sarebbe durata (la Juve, nel frattempo, perdeva a Napoli e scivolava a -8), ma che lasciava presagire il meglio per la stagione che ancora doveva entrare nel vivo. Ora, quattro mesi e mezzo dopo, la stagione nel vivo ci è entrata eccome, ma le promesse di quel Toro - forse mal interpretate? - non sono state mantenute, e adesso la squadra granata naviga in acque tranquille ma paludose. Un'involuzione, soprattutto sul piano del gioco, che ha stupito moltissimo, e che ha ricominciato a mettere in discussione capisaldi che sembravano affermati in casa granata.
"Da quel Torino-Palermo i granata hanno conquistato solamente 3 vittorie, per un totale di 15 punti in 18 partite, a fronte dei 13 nelle prime 6. La sfida contro i rosanero fu l'ultimo tassello di quel mosaico pressoché perfetto che gli uomini di Ventura erano riusciti a costruire all'avvio, salvo poi perdersi nei meandri della mediocrità per mezzo campionato. Ora la speranza è che, dove il periodo d'oro era arrivato a conclusione, un nuovo spirito possa condurre la squadra a riprendere il volo verso zone più soddisfacenti di classifica.
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