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Torino, parla Cairo: “Non voglio creare false aspettative ai tifosi”

Redazione Toro News

Post Torino-Palermo 2-1 / Cairo ospite a Radio 1: "I media non ci considerano? Continuiamo così e vedrete che avremo anche noi le nostre attenzioni"

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato in mattinata, ospite telefonico della trasmissione Radio Anch'io Sport sulle frequenze di Radio 1. Ecco le sue parole, il giorno dopo la vittoriosa partita casalinga col Palermo:

""Ieri si è visto il cuore Toro, abbiamo una squadra di grande qualità che ci ha riportati indietro di trent'anni in quanto a voglia e spirito. Un mix di giocatori giovani e di grande prospettiva, come Baselli e Benassi, e giocatori esperti come Vives, Moretti, Bovo... Molti giocatori di qualità, soprattutto italiani (ieri avevamo 9/11 della formazione titolare di giocatori italiani" su cui abbiamo investito parecchio in una campagna acquisti importante".

Al Presidente Cairo dove può puntare questo Torino:

""Abbiamo una squadra di ottimo livello ma formata in gran parte di giovani, su cui non vogliamo creare chissà quali aspettative. Ricordiamo sempre che abbiamo risorse differenti dalle società che si giocano le prime posizioni. Non che io non sia ambizioso, ma non voglio creare aspettative ai tifosi che poi rischiano di non essere realizzate. In questo momento siamo terzi, con 13 punti in 6 partite, otto punti dalla Juventus. Andiamo avanti così, non poniamoci limiti ma ragioniamo passo dopo passo".

"Il presidente Cairo poi viene pungolato sull'argomento Andrea Belotti, l'investimento più oneroso della sua era che contro il Palermo è rimasto in panchina:

""Belotti è stato un investimento importante, ricordo sempre che è un classe 1993. Ha qualità importanti ma deve ancora entrare nei nostri meccanismi e metabolizzare bene gli insegnamenti di Ventura. Ricordo anche i primi tempi qui di Bruno Peres: oggi è totalmente un altro giocatore rispetto agli inizi. Così Maksimovic, che non giocò neppure una partita nei primi sei mesi e guardate chi è oggi. Diamogli tempo e abbiamo pazienza e anche lui soddisferà le aspettative".

"In trasmissione si insiste: questo Toro, che può essere paragonato al Verona del 1985, può puntare davvero in alto, a competere per il primato?

""Ricordo bene il Verona del 1985, il Torino arrivò secondo. Ma da allora ad oggi le cose sono cambiate molto: basti pensare che negli anni Ottanta hanno vinto lo Scudetto squadre come i gialloblù o la Sampdoria che ora non possono più pensarci. L'avvento dei diritti televisivi ha cambiato totalmente il calcio e negli ultimi anni hanno vinto il tricolore solo Inter, Milan e Juventus. Un motivo ci sarà..."

Il Torino, però, viaggia "sottotraccia": da parte dei mezzi di comunicazione non c'è moltissima attenzione...

""Vero, il Torino adesso vola ma noi, anche nella considerazione dei media, non siamo considerati - ma spero lo diventeremo - come una squadra veramente al top. Dobbiamo continuare a far bene e vedrete che poi faremo sempre più rumore".

"Infine, da Cairo anche una battuta su Giampiero Ventura:

""Ventura con noi ha ottenuto le cose migliori della carriera e così il Toro con lui. La sintonia con lui e Petrachi è totale. Lo dimostra la campagna acquisti che abbiamo concluso".