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Torino, per Ansaldi solo le briciole ma lui resta esemplare. E sul futuro…

Redazione Toro News

Focus On / La metamorfosi del laterale argentino, passato da perno a seconda o terza scelta con l’arrivo di Giampaolo

Solo un anno fa di questi tempi Cristian Ansaldi era un leader del Torino, segnava gol, trascinava i compagni e si paragonava scherzosamente a Leo Messi. Oggi è una seconda o terza scelta: ha raccolto solo sei minuti più i recuperi nelle ultime sei gare di campionato. Cose che succedono quando si cambia allenatore: con Walter Mazzarri prima e Moreno Longo poi era un giocatore fondamentale, con Marco Giampaolo è una seconda o terza scelta.

LE GERARCHIE - Il tecnico abruzzese, infatti, per il ruolo di laterale sinistro della difesa a quattro preferisce ad Ansaldi due giocatori come Ricardo Rodriguez e Nicola Murru. Da qui l’idea di spostare l’argentino più avanti, nel ruolo di mezzala sinistra o destra (proprio in quest’ultima posizione Ansaldi ha giocato nell’ultima presenza da titolare, in Coppa Italia contro il Lecce). Sul centro-sinistra titolare designato è tuttavia Karol Linetty, uno a cui Giampaolo non rinuncia mai (è l’unico giocatore ad essere sempre partito titolare tra campionato e Coppa), mentre sul centro-destra hanno la precedenza Meité e Gojak. Insomma, nonostante la sua proverbiale duttilità, Ansaldi al momento per Giampaolo è una semplice alternativa e neppure di primo piano.

IL FUTURO – Si può essere ovviamente d’accordo o meno con le valutazioni del tecnico. Ma a questo punto una domanda può sorgere spontanea: perché in estate si è rinnovato il contratto di Ansaldi? Detto che il giocatore spingeva per rimanere a Torino – “Per lui il Toro è un segnale di Dio”, disse il suo agente ai microfoni di Toro News -, per la società si tratta di un giocatore che coniuga qualità ed esperienza ad un atteggiamento sempre volenteroso e solare anche quando non gioca. Ansaldi, infatti, è un eccezionale uomo squadra che sa gestire le proprie sensazioni mettendo al centro il bene del gruppo. Da non dimenticare c’è poi il fatto che ogni presenza, per quanto risicata, lo avvicina al prolungamento di un altro anno col Torino: il contratto infatti prevede un’opzione di rinnovo sino al 2022 al raggiungimento di venti presenze. Ansaldi, in campionato, ne ha per ora cinque.