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Torino, Radonjic: “Per giocare in granata mi sono ridotto l’ingaggio”
Nemanja Radonjic era arrivato a Torino in estate circondato da qualche (lecito) dubbio: "non ha mai giocato con continuità", "ha un carattere un po' particolare"... Il serbo, tuttavia, sta beneficiando dell'ormai rinomata cura-Juric e risulta, pur con gli alti e bassi tipici del personaggio, uno dei giocatori più interessanti del primo spezzone di stagione. Il trequartista ha rilasciato per l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport un'intervista in cui ha ripercorso le tappe dei suoi primi mesi in granata, a partire dall'ottimo momento che sta vivendo dopo il bel gol in Coppa Italia contro il Cittadella e l'assist per la rete decisiva di Pellegri a Udine: "Tanta felicità, sia per il gol sia per l’assist per il nostro bomber Pellegri. Sono felice perché finalmente al Toro sto trovando quelle sensazioni di cui ho bisogno: la continuità e i gol. Negli ultimi anni non avevo giocato tanto, poi ho incrociato il Toro e Juric che mi hanno fatto sentire importante".
Radonjic è anche tornato sulle ragioni che lo hanno spinto ad accettare in estate la corte del Torino: "In estate ho detto al mio procuratore: “Voglio solo il Toro”. Per arrivare in granata ho rinunciato a una parte del mio vecchio ingaggio. Mi piaceva l’idea di tornare in Italia e volevo lavorare con Juric. Prima di firmare, il mister mi disse: “Ho bisogno di te”. Ho trovato un club che mi posto al centro, è stato fondamentale". Nemanja sembra aver trovato la sua dimensione in granata, anche grazie a Juric: "Lavoriamo tantissimo e ci aiuta a crescere. È un grande allenatore, il migliore che abbia avuto in carriera. E questo al Toro è il momento migliore della mia carriera, perché gioco tanto".
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