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Infatti, al netto della retrocessione nella Seconda Divisione Lombardia datata 1951, il Renate - che nel corso degli anni ha visto cambiare anche il proprio nome in "U.S. Giovanni Bosco di Renate" affiliandosi alla Lega Giovanile della FIGC - riesce a confermarsi annata dopo annata e talvolta a compiere quel salto di qualità decisivo per conquistare la categoria superiore: dopo quindici stagioni in Seconda Categoria arriva la promozione in Prima Categoria, là ove resta confermandosi addirittura dal 1978 al 1996; lo step successivo è la conquista della Promozione, seguita immediatamente da quella dell'Eccellenza, nel 1998, attraverso la vittoria del Girone B. La scalata continua con la promozione in Serie D della stagione 2004/2005 e si corona con il ripescaggio da parte del consiglio federale nell'agosto 2010, che sancisce la storica promozione dell'A.C. Renate in Lega Pro. Il Renate può così vantare un notevole record, quello di 55 stagioni consecutive senza retrocedere in una categoria inferiore rispetto a quella nella quale milita.
Attualmente dunque in Lega Pro, il Renate è avversario 'familiare' al Torino che già da due anni a questa parte disputa con la formazione lombarda un'amichevole estiva (le precedenti edizioni si sono concluse rispettivamente 3-1 e 4-2 in favore dei granata): una sorta di tradizione. Il ruolo di Direttore generale e Responsabile gestione è ricoperto da una vecchia importante conoscenza granata, ovvero sia l'ex giocatore Massimo Crippa. Lo scorso anno la compagine ha disputato un campionato positivo concluso al decimo posto nel Girone A di Lega Pro, ultimo disponibile per accedere ai play-off, là dove i lombardi sono stati eliminati dal Livorno. Nonostante l'annata di spessore, la decisione della dirigenza - guidata dal presidente Luigi Spreafico - è stata quella di optare per un cambio in panchina ringraziando l'ex tecnico Luciano Foschi e dando fiducia a Roberto Cevoli.
La politica del club è inoltre stata quella di confermare una base dell'organico ma allestire una rosa abbastanza differente da quella precedente, ringiovanendo il gruppo e salutando parecchi giocatori (tra i quali anche il prodotto del settore giovanile granata Giovanni Graziano, centrocampista tornato alla base al termine del prestito). L'obiettivo per i lombardi non può che essere quello di ripartire cercando di ottenere nuovamente una salvezza tranquilla, per poi magari ripetere l'ottimo percorso compiuto l'anno scorso e togliersi ulteriori soddisfazioni. Il Torino questo pomeriggio si troverà di fronte, quindi, ad una squadra in buona parte nuova, che ha cominciato la preparazione da una dozzina di giorni e che disputerà proprio contro i granata la prima amichevole di questa stagione: da valutare se i giocatori saranno tutti a disposizione, poichè qualche acciacco dovuto ai pesanti carichi di avvio di stagione è comprensibile.
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