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Torino, Reset e Robaldo: una settimana al termine del “teatrino dell’assurdo”

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In Circoscrizione X / Una settimana a disposizione della Reset Group per integrare la domanda, anche con la garanzia fidejussoria: il Robaldo merita di finire in mani degne
Gianluca Sartori Direttore 

Lunedì scorso, nella circoscrizione X di Torino, è successa una scena poco edificante: un bando importante come quello per l’assegnazione dell’impianto sportivo Robaldo con il Torino Fc da una parte e la Reset Group Torino – entità cittadina estranea, nonostante la quasi omonimia, sia alla Reset Academy Torino che alla Reset Academy (il progetto sportivo che vede al timone la famiglia Lippi) - si è concluso con nulla di fatto.

Il verdetto è stato rinviato all’8 marzo a causa della domanda piena di lacune, molte delle quali davvero banalissime, presentata proprio della Reset Group Torino: documentazione pervenuta senza la marca da bollo, la ricevuta Anac, la posizione Inps e soprattutto la garanzia fidejussoria. Mancanze che però, a termini di procedura e giurisprudenza, consentono una proroga di 10 giorni a chi deve integrare la domanda. Una beffa per il Torino: la domanda dei granata, esaminata per prima, era indiscutibile. Plichi pesanti, chiusi a doppia mandata con tanto di sigillo in ceralacca. Una domanda esaminata in circa 5 minuti poiché perfettamente conforme. Intestazione corretta, marca da bollo applicata, garanzia fidejuissoria presentata. Tutto in piena regola. A differenza di quella della Reset Group Torino che, oltre alla documentazione mancante, presentava altre irregolarità: plico non sigillato con ceralacca ma con punti di pinzatrice, colla sulle buste rimaste non totalmente chiuse e altro. Tanto che su richiesta esplicita del Torino tutte le difformità sono state fatte verbalizzare.

Ora, manca una settimana al nuovo appuntamento finale, fissato per l’8 marzo: la Reset Group, se davvero interessata all’impianto, dovrà far pervenire tutta la documentazione in Circoscrizione X. Compresa la garanzia fidejussoria: ma davvero ci sono i presupposti perché questo avvenga? Sicuramente il Torino, che intende fare del Robaldo la nuova “base” del suo Settore Giovanile, attende con impazienza e spera che la vicenda relativa a uno degli impianti sportivi più storici della città veda terminare questo teatrino dell’assurdo.