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La sconfitta dell'Italia è un campanello che ha un suono diverso a seconda delle orecchie che ascoltano. L'ennesimo segnale di allarme al movimento calcistico nostrano, ma anche un richiamo per chi come Samuele Ricci si sta affacciando alla Nazionale e vorrebbe entrare costantemente nel giro di calciatori convocati da Mancini. Il ct azzurro ha utilizzato il centrocampista granata solamente contro l'Albania, in quella che è alla fine l'unica amichevole vinta dall'Italia durante la sosta per i Mondiali. Contro l'Austria, invece, Ricci non è stato chiamato in causa. Quindi il suo bilancio azzurro è decisamente positivo, così come lo è con il Torino. Talismano in granata e talismano anche in azzurro.
Adesso per Ricci si apre una nuova finestra. L'ascesa in Serie A è stata rapida. Dopo aver sorpreso con l'Empoli, non ha deluso le aspettative appena si è affacciato in un ambiente diverso come quello di Torino e ha saputo imparare un modo diverso di fare calcio. La sua capacità nell'apprendimento e la sua voglia di mettersi in mostra con il duro lavoro gli hanno permesso di diventare fondamentale nel Torino di Juric. Le sue prestazioni non sono passate inosservate e così Mancini ha voluto testarlo. La risposta contro l'Albania è stata buona e quindi Ricci ora deve essere bravo nel coltivare l'occasione creata.
L'Italia d'altronde sta vivendo un altro momento di transizione. Mancini fin qui ha dimostrato di non aver problemi nel lanciare i giovani. Gli azzurri dopo la mancata qualificazione al Mondiale devono ripartire in vista di Euro 2024 e del Mondiale 2026. Possibile quindi che ora si spalanchino le porte a nuovi volti. La concorrenza per Ricci sarà tanta e quindi il centrocampista del Toro deve innanzitutto dare continuità a quanto fatto in granata per spiccare in Serie A. Poi starà a lui giocarsi bene le sue carte in Azzurro. Può partire però da un presupposto: Mancini l'ha messo nel suo mirino.
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