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MILAN, ITALY - AUGUST 26: Theo Hernandez of AC Milan in action during the Serie A TIM match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on August 26, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Sabato alle 20:45 il Torino sfida il Milan tra le mura domestiche dell'Olimpico Grande Torino. E nei giorni che portano alla sfida non può non tornare in mente l'ultimo confronto tra le due compagini. All'andata a San Siro finì 4-1 per i rossoneri, un risultato netto (tra qualche polemica) che già faceva presagire un andamento altalenante per la stagione appena iniziata. Quasi nove mesi dopo il momento del riscatto è possibile, ma alla prova dei fatti servirà un Torino completamente diverso.
Era l'inizio di stagione, in una calda serata d'agosto, e alla seconda giornata Milan e Torino si sfidavano a San Siro. Partita complicata, con i rossoneri che segnano con Pulisic al 33' dopo una palla persa di Radonjic in mezzo al campo. Subito sembra esserci una dei granata con la rete di Schuurs su un assist un po' casuale di Ricci. Poi il primo rigore dubbio, mani di Buongiorno (appoggiate sulla schiena di Giroud) e rigore trasformato dall'attaccante francese. Sul finire del primo tempo, a coronare il tutto, la terza rete di Theo Hernandez che l'appoggia di lato a Milinkovic-Savic. Il Torino comunque non reagisce, e al 65' viene assegnato un altro penalty (generoso) ai meneghini su un contrasto in area tra Schuurs e Leao, e Giroud sigla così la sua doppietta personale. Per il resto del match poco altro, con i granata profondamente condizionati e affranti.
Al netto degli episodi arbitrali, al termine della sfida d'andata lo stesso Juric aveva ammesso di aver visto il suo peggior Torino, una squadra persa e incapace di reagire, che si è fatta scivolare dalle mani la sfida facendosi condizionare dalle scelte arbitrali. Se da un lato raramente il Torino di Juric ha dato spettacolo, dall'altro non è mai stata una squadra molle e facilmente sopraffatta come in quell'occasione. Contro lo stesso Milan di Pioli, Juric in precedenza aveva un bilancio in equilibrio: due vittorie (di cui una in Coppa Italia), un pareggio e due sconfitte di misura per 1-0. Certamente era la seconda giornata, e altrettanto certamente il Torino affrontava in casa una squadra che ambiva allo scudetto ed era in un ottimo periodo di forma. Ma quella partita fu l'emblema di un inizio di campionato in cui la squadra granata aveva smarrito la sua identità, facendo grossi passi indietro rispetto alla fine della stagione precedente e vivendo una fase che fece venire grossi dubbi sulla gestione tecnica di Juric. I punti persi nell'avvio di stagione (vengono in mente anche alcuni pareggi molto brutti contro Cagliari e Verona e un derby molto deludente contro la Juventus) si fanno sentire ora, a fine campionato. Quasi nove mesi dopo il Torino affronta un Milan che ormai non ha più obiettivi, e l’opportunità di riscattare quella serata storta di inizio stagione deve essere una motivazione in più.
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