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gazzanet
"Il Torino aveva concluso la passata stagione con parecchi settori sui quali lavorare, ed alcune certezze (positive e negative): della seconda categoria, faceva parte l'assunto che il reparto difensivo avesse ampiamente deluso le aspettative e dovesse essere fortemente rinforzato, per dare solidità all'intera squadra e per permettere di conquistare anche punti "difficili" proteggendo a dovere il portiere. In sede di mercato, le operazioni hanno rispettato queste disposizioni che i 66 gol incassati nell'annata 2016/2017 avevano reso impossibili da non notare. Al di là del cambio in porta - con un Sirigu che sta sinora garantendo maggiore sicurezza rispetto al predecessore Hart - i granata hanno rafforzato la retroguardia con gli innesti di Lyanco, N'Koulou, Burdisso, Ansaldi ed il rientro di Bonifazi.
"Nominativi che, tra centrali e terzini, vanno a comporre un pacchetto difensivo nel complesso di tutto rispetto. Eppure, giunti ad un terzo del campionato, il Torino torna a vedere i fantasmi della passata stagione: la difesa vacilla ancora troppo facilmente, fa acqua in diverse occasioni e concede eccessivamente il fianco agli avversari. I granata avevano cominciato positivamente questa stagione, con una sola rete incassata nelle prime due partite, ma dopo tredici turni le reti inviolate - e questo è un dato preoccupante - sono rimaste due, risalenti proprio alla seconda ed alla terza giornata contro Sassuolo e Benevento: da quel momento - 10 settembre - sono passati due mesi e mezzo ed il Torino ha incassato almeno una marcatura avversaria per dieci partite consecutive. Il Torino di Mihajlovic ha iniziatoIn totale sono i 20 gol subiti: undici squadre in Serie A hanno finora fatto meglio dei granata, ad oggi al dodicesimo posto alla pari del Chievo nella classifica della "miglior difesa", e tra queste figura addirittura il Genoa terzultimo in classifica che ne ha subito uno in meno, 19.
"Numeri che portano ad una media di 1.54 gol incassati a partita in questo primo terzo di campionato. Quali le motivazioni, quali le ragioni alla base di queste statistiche? Non vi è ombra di dubbio che il reparto sia stato sensibilmente rinforzato, ma ancora una volta la fase difensiva dei granata appare troppo fragile: per larga parte degli incontri disputati, un fattore determinante può essere stato quel centrocampo a due (nel 4-2-3-1) che sbilanciava troppo la squadra ad un atteggiamento offensivo per poi andare in affanno in fase di copertura. Non di rado, inoltre, il collettivo granata ha pagato errori individuali: è proprio questa la principale motivazione più volte individuata da Sinisa Mihajlovic. Quali che siano le effettive ragioni - sicuramente un insieme di molteplici fattori - il Torino deve tornare alla rete inviolata, e deve farlo in modo convincente: i granata sono adesso attesi da un ciclo di fuoco, ed affrontarlo senza la necessaria solidità difensiva potrebbe portare a conseguenze davvero pesanti, dal punto di vista di punteggio e morale.
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