gazzanet

Torino, è di nuovo Belotti-show: 10 gol in 11 partite e numeri da trascinatore

Nicolò Muggianu

Focus on / Con il Milan una doppietta da tre punti: 79° e 80° gol in Serie A con la maglia del Torino, a sole cinque lunghezze dal nono posto di Ossola

È sempre il solito Gallo Belotti. Altra prestazione da protagonista del capitano del Torino che, dopo essersi preso un turno di pausa contro la Sampdoria (dimostrando di essere umano anche lui), è tornato a ruggire e a trascinare i suoi compagni contro il Milan. Una vittoria importante per la squadra di Mazzarri, arrivata in rimonta e dunque ancor più significativa per quanto riguarda l’impatto mentale. Tre punti che servono per scacciare i fantasmi di una crisi che, dopo le sconfitte contro Lecce e Sampdoria, sembrava pronta a manifestarsi contro il Milan.

I NUMERI - Con la doppietta di ieri, Belotti sale a 10 gol in 11 partite tra campionato e qualificazioni di Europa League; 11 in 13 presenze se si considera anche la parentesi con la nazionale. 80 gol totali in Serie A con la maglia del Torino; cinque in meno di Ossola, prossimo obiettivo al nono posto della classifica all time dei marcatori granata. Numeri da record (media di un gol a partita), che testimoniano l’ottimo stato di forma del capitano granata che nell’ultimo anno ha ritrovato serenità, gol e sorriso. Come nel 2016/2017, quando Belotti chiuse il campionato a 26 gol. L’obiettivo di Mazzarri è quello: riportare il gallo ai fasti di tre stagioni fa, quando era riconosciuto da tutti come uno dei migliori attaccanti in circolazione. Il lavoro sta iniziando a dare i primi frutti e i numeri raccolti fin qui sono la prima, importante testimonianza della bontà dell’operato di staff e giocatore.

VALORI - Il gol, a dire il vero, non è mai stato un vero e proprio problema nell’ultimo anno e mezzo, con Belotti che ha ritrovato sorriso, continuità e anche i gol in Nazionale. Ciò che più impressiona vedendo il gallo oggi però è la sua grande leadership in campo: Belotti è il Toro e il Toro è Belotti, o almeno questa è la sensazione quando si vede la grinta e la tenacia con cui lotta in campo per quei colori che si sente sempre più cuciti addosso. E contro il Milan, una delle sue vittime preferite in Serie A, è successo proprio questo: una partita da trascinatore con due gol da tre punti in 5’, frutto di una prestazione più di voglia che di qualità. Una prestazione di orgoglio, per rialzare la testa dopo due partite di blackout e perché perdere così davanti ai propri tifosi non piace a nessuno. Un concetto semplice, riassunto in sei altrettanto semplici parole: "A perdere ci rode il c...".