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'Chi non si compra, si rivede'. Si potrebbe forzare così il detto facendo riferimento a Krunic, che, dopo un lungo corteggiamento estivo, torna ad affrontare i granata dopo la partita d'andata (durante la quale fu anche espulso). Il centrocampista bosniaco e i granata erano a tutti gli effetti in trattativa, ma questa non andò a buon fine e il Toro optò per Soriano, dopo aver già preso anche Meité in mediana. L'interessamento di un anno fa non è neanche detto che sia svanito, anzi non va escluso un ritorno di fiamma e che Torino ed Empoli a giugno si incontrino per parlare della mezzala bosniaca.
PIACE A MAZZARRI - In primis è da considerare il suo profilo sotto aspetti tattici e fisici, perché Krunic rappresenta esattamente ciò che potrebbe servire sulla trequarti a Mazzarri. Al suo posto in estate fu preso Soriano, che non è mai esploso a Torino, ed ecco che il bosniaco potrebbe andare a riempire quel vuoto lasciato dal flop dell'ex Villareal, oltre a rappresentare una valida alternativa a Baselli. Se si guarda all'aspetto fisico, inoltre, Krunic darebbe continuità alla linea intrapresa dai granata, che al momento sono tra le squadre più scomode da affrontare proprio per centimetri e chili. Inoltre, la stagione del bosniaco, è stata di alto livello e il centrocampista dell'Empoli ha dimostrato di essere un profilo più che valido per la Serie A, nonchè un giocatore giunto nel pieno della maturità. Motivo in più per potersi aspettare un nuovo assalto alla mezzala dei toscani durante la prossima sessione di mercato.
http://www.toronews.net/campionato/empoli-il-centrocampo-funziona-che-numeri-per-bennacer-e-krunic/
ORA AVVERSARI - Domenica ci sarà anche la possibilità di visionarlo direttamente e chissà che non sia un'occasione per riallacciare i rapporti. La preoccupazione principale, però, dovrà essere quella di contenere in campo il bosniaco, che è tra i profili più pericolosi tra gli empolesi. A testimonianza delle capacità tecniche del ragazzo c'è il dato che riguarda il numero di punizioni guadagnate. Krunic è infatti il settimo in Serie A per falli subiti e questo non può che essere sinonimo di un giocatore difficile da marcare.
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