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Il Toro, l'addio di Amauri, la situazione di Gomis, che nel Cesena di cui è Direttore dell'Area Tecnica sta facendo davvero bene, e, ultimo ma non ultimo, la situazione di Ventura. Di questo e altro abbiamo parlato con Rino Foschi, ds del Torino a cavallo tra le stagioni 2008/2009 e 2009/2010
Partiamo dalle ultimissime. Come valuta l'addio di Amauri, che Lei portò a Palermo, dove si mise particolarmente in luce? Dove pensa che possa ancora giocarsi le sue carte?
Non mi stupisce l'addio. Avrà una situazione all'estero. Pensavo si adattasse in Italia, penso che lui voglia ancora giocarsi qualcosa di importante, ma ormai, essendo qui chiuso il calciomercato, la strada estera mi sembra la più probabile.
Restando in tema giocatori, come vede il processo di crescita di Gomis nel suo Cesena? Ritiene che potrebbe fare ritorno alla base già l'anno prossimo?
Gomis è un sottovalutato. Avrei fatto qualsiasi cosa per avere una parte del suo cartellino, ne abbiamo parlato con Cairo. Ha già fatto bene a Crotone ed ad Avellino, mese dopo mese: è un portiere importante. Non può fare il secondo al Torino; è maturo per il Toro e per la Serie A.
E nel caso di una promozione in Serie A dei romagnoli, la situazione si evolverebbe in qualche modo?
Anzitutto tocco tutto il ferro toccabile (ride, ndr). Sicuramente ci sarebbe la possibilità di aprire una discussione: per Gomis farei follie. Valuteremo nel caso salissimo in Serie A.
Torniamo sulla situazione generale del Torino: come si spiega il momento attuale? Ventura, secondo lei, dovrebbe essere messo in discussione?
Il Torino è partito molto forte, sta facendo bene, molto bene da due anni, ci stanno dei cali dovuti a tanti fattori. Ventura è un grande allenatore. Il Torino sta facendo un ottimo lavoro, come società e come squadra, puntando al futuro - lo testimonia la campagna acquisti estiva. La classifica non dà ragione del lavoro del club. Può succedere a tutte: è successo a squadre come Milan e Juventus, è una flessione che ci sta. Quello che vedo io dall'esterno è il bel lavoro. Sinceramente, ho solo un plauso da fare, Ventura è uno dei migliori allenatori in Italia. Quattro partite non possono mettere in discussione il lavoro di 5 anni.
Come le sembra che la piazza di Torino stia reagendo alla situazione? Le sembra che i tifosi siano maturati da quando Lei era il direttore sportivo?
Il Torino ha una piazza importante ed esigente, ne conosciamo tutti benissimo le peculiarità e la storia: una piazza particolare, una grande. L'unica cosa che pecca è l'attenzione al risultato, lo era già ai miei tempi. Talvolta si tende a esagerare, questa mini-contestazione mi sembra fuori luogo.
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