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IL TEMA

Torino-Roma 0-3, le statistiche: i granata non ci credono e non aggrediscono

Marco De Rito

I giallorossi hanno fatto 14 tiri, Belotti e compagni 13. Ma nessuno dei tiri dei padroni di casa si è trasformato in gol e solo 2 sono terminati in porta

"La squadra ha fatto bene fino a quando sono arrivati i due regali nel primo tempo. Poi si è visto che non ne avevamo più. Contro queste squadre la paghi", ha analizzato Ivan Juric nel post partita di Torino-Roma, terminata con una sconfitta per 0-3 per la sua squadra. I numeri però dicono che la sconfitta è stata troppo pesante per Andrea Belotti e compagni rispetto a quello che hanno creato.

OCCASIONI DA GOL - La Roma ha fatto 14 tiri, ma il Toro ne ha fatto solo uno in meno. La differenza però sta nella concretezza. Nessuno dei tiri dei granata si è trasformato in gol e solo 2 sono terminati in porta. Mentre i giallorossi hanno siglato 3 reti ed hanno effettuato 6 tiri nello specchio della porta. I padroni di casa, secondo quanto riporta il report della Lega Serie A, hanno avuto anche più occasioni da gol rispetto agli avversari: 10 contro 9. Ma Etrit Berisha ha fatto più parate rispetto al collega Rui Patrício: 3 contro 2, segno che gli ospiti sono stati più pericolosi per il portiere albanese.

ATTEGGIAMENTO - Il Torino ha cercato di dominare il match e ci è riuscito dal punto di vista del possesso palla: 59% dei granata contro 41% dei giallorossi. La formazione di Juric però ha avuto un atteggiamento non troppo aggressivo per tutto il match, nonostante il risultato non sorridesse alla squadra piemontese. Il 55% del possesso palla il Toro l'ha effettuato nella propria metà campo. Il baricentro è stato di 49,43 m nel primo tempo (prima della metà campo), mentre di 52,89 m nella seconda frazione di gara (poco dopo la metà campo). Un baricentro medio non troppo alto.

POCA CONCENTRAZIONE - Nonostante lo svantaggio il Torino ha cercato di gestire e non è mai stato aggressivo. Il motivo prova a spiegarlo Juric nel post gara: "La mancanza di concentrazione ha causato due errori gravi. Ci può stare all’ultima giornata". Belotti e compagni avevano pochi obiettivi arrivati alle 38^ giornata di campionato. La concentrazione non era pari a quella della Roma che puntava all'Europa League: l'atteggiamento non aggressivo si può giustificare in questo modo.