Torino-Roma 2-3, Longo: “Edera e Millico devono avere rispetto”

Continua Longo, anche ai microfoni di Torino Channel: "Sono orgoglioso di aver raggiunto un obiettivo importante che dà la possibilità alla società di programmare il proprio futuro in Serie A, non era affatto scontato vista la situazione del Toro quando ero arrivato. Qualora fossi chiamato io ad allenare il Toro è giusto che ascoltino le mie richieste e le mie idee su come costruire la squadra. Se invece optassero per altre scelte, ci sarà sempre l'orgoglio di aver allenato questa squadra e il ringraziamento per avermi dato questa opportunità".

Longo viene stuzzicato su questo: "Se fossi il presidente investirei su di me per il futuro, ma siccome sono Moreno Longo non sono nella testa del presidente. Il presidente e Vagnati sono due persone capaci e hanno tutto il tempo e il modo per fare la decisione giusta. Comunque vada resterò sicuramente un tifoso del Toro. Io continuo a ribadire che questa è una salvezza da apprezzare e tenersi stretti. La situazione era complicatissima, quando sei costruito per altri obiettivi e a dover lottare per ambizioni e obiettivi diversi è normale che in quello stato d'animo tutto era difficile. Con la testa libera tutti si esprime meglio. Il calcio non è solo tecnica e tattica ma anche psicologia". 

"Condivido che oggi anche se c'era da affrontare la Roma il Toro era più tranquillo, vista la salvezza conquistata. C'erano critiche molto forti, dovute alla delusione ma si doveva realizzare che la realtà era quella. La situazione non era complicata, ma complicatissima. Questa salvezza dev'essere presa con il giusto peso, per riprogrammare la Serie A imparando dagli errori. Questa stagione può essere più utile rispetto ad altre dove va tutto bene, in quanto dagli errori si può imparare".