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Torino-Roma, la sfida delle due capitali d’Italia

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’editoriale di Gino Strippoli / I granata pronti a vincere contro la Roma

Torino e Roma, le due capitali d’Italia, al di là del piccolo interregno fiorentino, come storia vuole che sia, oggi sono sul campo di calcio ad affrontarsi in una sfida dal sapore antico perché sia i granata che i giallorossi si sono sempre dati battaglia quando si son trovati di fronte. Come storia racconta, i torinesi non hanno mai smesso di pensare a Torino vera capitale e ad essere onesti quest’anno la città subalpina è stata la Capitale dello Sport in Europa.

Figurarsi se la voglia granata di battere la squadra di Garcia non si faccia sentire soprattutto per continuare a inanellare quei risultati positivi che da tre partite ad oggi hanno fatto raccogliere 6 punti in campionato e il passaggio agli ottavi di Coppa Italia. Il Toro oggi può battere una Roma che appare in crisi, ma occhio, a volte l’apparenza inganna e il passato e li a ricordarci che è vietato sottovalutare le crisi di qualsiasi avversario.

Di certo mister Ventura ha messo su un impianto di gioco ormai ben memorizzato dai giocatori,  e ad oggi il Toro è la squadra che ha la maggior precisione nei tiri di tutta la serie A con ben il 51%. Mica male per una compagine che fino a un paio di anni fa andava con difficoltà al tiro, questo è sicuramente uno dei miglioramenti e crescita citati spesso dall’allenatore granata. Un altro tassello importante pro-Toro di questa sfida e che Totti e compagni hanno nella mediana di centrocampo una fragilità nel fare filtro che la porta spesso a soccombere nel cuore del campo.

Sono analisi che possono piacere ma non per questo i giallorossi sono da sottovalutare  anzi sono proprio queste le partite più difficili da affrontare proprio perché le condizioni dell’avversario non si conoscono fino in fondo. Infatti le variabili sono tante, la prima fra tutte e se ancora De Rossi  & C. seguono l’allenatore, o come si è visto nelle ultime partite, in campo i giocatori più che muoversi da squadra  giocano in maniera anarchica senza seguire i dettami del mister giallorosso. Altro motivo è se al di là delle qualità tecniche indiscusse dei ragazzi che vestono la maglia della Roma, gli stessi abbiano perso le motivazioni di battersi per questa squadra, chi perché da troppo tempo è in giallorosso, chi perché non si adatta al gioco di Garcia. Poi c’è Garcia, magari è lui che non riesce più a motivare la squadra e a farsi seguire nonostante la buona volontà dei suoi ragazzi.

Il Toro dovrà fare molta attenzione proprio perché potrebbe esserci nei romani la voglia di riscattare presto alcune sconfitte brucianti, e comunque ad oggi la Roma è a soli 4 punti dalla prima in classifica. Diciamo che la sua crisi non si vede dalla sua classifica ma piuttosto dal suo gioco. Ventura e i suoi ragazzi possono battere la Roma se entreranno con la giusta umiltà vista  e messa in campo nelle ultime partite e dando anche alle piccole cose la massima concentrazione. La vittoria contro il Cesena ad esempio, e visto il risultato dell’Alessandria contro il Palermo, appare ancor più importante, perché come suol dirsi nel calcio non c’è mai nulla di scontato.

Oggi potrebbe essere, inoltre, la giornata del risveglio di Quagliarella al gol. Il suo letargo è durato ormai a lungo e la traversa presa contro il Bologna è già un buon sintomo. L’accoppiata in avanti dovrebbe vedere il centravanti napoletano insieme a Belotti, e poi c’è sempre Maxi Lopez, in piena forma e ricco di tecnica che mette sempre al servizio della squadra.

Per il resto la formazione dovrebbe essere scontata ovvero la stessa vista contro il Bologna con Benassi ancora in panchina e con Acquah titolare, anche se il capitano dell’Under 21 sta crescendo sempre più, mentre la cabina di regia dovrebbe toccare nuovamente a Vives.