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Torino, Sanabria si gode la settimana perfetta. E manda segnali a Juric

Gualtiero Lasala

Si conclude una settimana da urlo per il paraguaiano: tutto il suo smalto ritrovato in sette giorni

Il Torino ha calato il poker nella giornata di ieri, contro la Salernitana di Castori che si è dovuta arrendere di fronte ad una superiorità evidente, concretizzatasi soprattutto nel secondo tempo. Tra i giocatori in grandi spolvero nella squadra granata c'è Tonny Sanabria, attaccante che nel particolare aveva il compito non facile di sostituire un certo Belotti. Ha svolto il suo ruolo in maniera pressoché impeccabile, ricordando a tutti - Juric compreso - che non è una seconda linea. Anzi, quando rientrerà il capitano sarà un peccato dover scegliere solo uno dei due, considerando che il tecnico ha affermato di preferire giocare con una sola punta. "Qui è casa mia, il Toro mi ha fatto sentire a casa fin da subito: ora spero di fare cose importanti", ha detto il paraguaiano a fine gara (qui le dichiarazioni complete).

SETTIMANA PERFETTA - Sanabria ha vissuto una settimana assolutamente perfetta. Esattamente domenica scorsa è andato in gol con il Paraguay nella sfida poi pareggiata contro la Colombia. Due giorni dopo è rientrato di corsa in Italia per poter vedere nascere sua figlia, la secondogenita, arrivata giovedì 9 settembre. Per concludere al meglio, è tornato al gol anche con la maglia del Torino, trovando il momentaneo 1-0 che ha aperto le danze fino al poker calato nel secondo tempo. Per Sanabria quella contro la Salernitana è stata una partita impeccabile, tra il lavoro sporco e il cinismo sotto porta. Le statistiche di fine partita parlano di tre tiri di cui due in porta, un'occasione da gol creata (una spizzata di testa per Pjaca che non è stato decisivo sotto porta), tre falli subiti, 29 palloni giocati e il 93% di precisione sui passaggi tentati.

RITORNO - Per certi versi ci si poteva aspettare che Sanabria potesse essere importante contro la Salernitana, considerato che ha segnato sei gol nelle ultime otto sfide contro le squadre neopromosse: il suo mirino è particolarmente preciso contro le formazioni che arrivano dalla Serie B e ha dimostrato di avere continuità in questo senso. Ma l'attaccante si è anche sbloccato, perché prima del gol di ieri, era a digiuno in Serie A da ben 9 giornate: soltanto nel gennaio 2020 riuscì a fare peggio, con una striscia di 19 partite senza segnare. Il gol di ieri sera è stato importante per più motivi, l'ultimo dei quali riguarda proprio la sua situazione. Adesso Juric può fare affidamento su un attaccante completo e particolarmente in forma. Considerato lo stop prolungato di Belotti, questa è una vera e propria fortuna per il tecnico croato.