Un film già visto che inizia a mettere in imbarazzo tutto il Toro: ancora una beffa a un soffio dal novantesimo per il Torino, che perde 0-1 contro il Sassuolo. Al termine di una gara molto bloccata e povera di emozioni, la squadra di Dionisi trova il gol vittoria al 92'30'' con Alvarez, a trenta secondi dal triplice fischio. Arriva dunque la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di Juric, che dopo San Siro pagano un altro gol subito proprio allo scadere. Questa volta da parte dei granata un passo indietro anche sul piano del gioco: poche le occasioni per fare male dalle parti di Consigli. Il Toro si presenta dunque alla prima sosta con dieci punti in classifica dopo le prime sette giornate.
Al 90'
Torino-Sassuolo 0-1: l’incubo dei finali di gara si materializza ancora
Le scelte di Juric per Sassuolo-Torino: nessun "9" dall'inizio
Non mancano le sorprese tra le scelte di Juric, che deve rinunciare al febbricitante Rodriguez. Al centro della difesa si piazza dunque Schuurs, con Buongiorno - capitano di giornata - che si sposta sul centrosinistra al posto dello svizzero. A completare il terzetto difensivo davanti a Milinkovic-Savic c'è Djidji. In mezzo al campo scelte quasi obbligate: con Ricci ancora indisponibile, tocca a Lukic e Linetty. La novità sugli esterni è l'assenza di Vojvoda per una noia muscolare: a sinistra si sposta Lazaro, sulla destra rientra Singo. La sorpresa più importante riguarda però il reparto avanzato, dove Juric decide di non schierare nessuna punta di ruolo: nel ruolo inedito di centravanti c'è Vlasic, supportato da Seck e Radonjic. Pronti, via e dopo due minuti Lukic conquista subito un calcio di punizione dal limite dell'area. Della battuta si incarica lo stesso serbo, che calcia basso e va a sbattere sulla barriera. Al 9' arriva il primo cartellino dell'incontro: un intervento troppo irruento di Buongiorno costa il giallo al centrale granata. Al 27' rischiano i granata: Buongiorno manca l'intervento in area di rigore e tocca con una mano, D'Andrea trova Pinamonti che viene murato da Schuurs. Protestano gli ospiti per il tocco con il braccio del centrale granata, per Baroni - dopo un veloce check con il Var - non c'è nulla. A sbloccare un incontro molto tattico è Lazaro dopo un palo colpito da Vlasic, ma il gol viene annullato dopo consulto con il Var per fuorigioco del croato, che era stato servito da Singo. I neroverdi tornano a farsi vedere con D'Amico, che approfitta di un'incertezza di Buongiorno che è poi bravo a rimediare e chiudere in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina miracolo di Milinkovic-Savic, che toglie dall'incrocio dei pali il tocco ravvicinato di Frattesi. L'ultima occasione del primo tempo ce l'ha Vlasic, che da buona posizione perde il tempo giusto per battere a rete.
Secondo tempo: entrano Pellegri e Sanabria, ma non pungono
Il primo squillo del secondo tempo arriva sull'asse Singo-Lukic-Radonjic, ma il serbo colpisce male da buona posizione. Il Toro fatica ad essere dominante come nelle precedenti uscite, così Juric al 58' cambia tutto ed opta per una tripla sostituzione: fuori Seck, Radonjic e Aina, al loro posto Sanabria, Pellegri e Aina. Il Toro passa dunque dal falso nueve al doppio centravanti, con Vlasic che si piazza alle spalle delle due punte. La risposta di Dionisi è un doppio cambio che non cambia lo spartito del 4-3-3: spazio a Thorstvedt e Ceide per Harroui e D'Andrea. A rendersi pericolosi sono i granata, ma Djidji colpisce troppo debolmente su cross dalla sinistra di Aina. Il Toro prova a spingere sull'acceleratore, ma il Sassuolo è ordinato e concede pochissimi spazi, cercando di rendersi pericoloso in ripartenza. Al 77' Juric si gioca la carta Zima, in campo al posto di Djidji. Nel finale Dionisi dà spazio ad Alvarez, in campo al posto di Pinamonti. E proprio il nuovo entrato ci prova con un destro dal limite, mandando però alto sopra la traversa. Scattano quindi tre minuti di recupero e proprio allo scadere arriva la beffa: Rogerio mette in mezzo per Alvarez, che anticipa Buongiorno, gira di testa e infila Milinkovic-Savic al 93'. Il Toro non si affaccia alla sosta nazionali nel migliore dei modi.
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