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Torino-Sassuolo 3-2, l’analisi dei gol: i granata recuperano due disattenzioni difensive

Roberto Ugliono

 TURIN, ITALY - MARCH 17: Domenico Berardi of Sassuolo celebrates after scoring his sides first goal during the Serie A match between Torino FC and US Sassuolo at Stadio Olimpico di Torino on March 17, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il Sassuolo si porta in vantaggio al 6 minuto e il gol degli ospiti arriva dopo una lunga serie di errori del Torino. Tutto nasce da un cambio gioco sbagliato di Bremer. La squadra di De Zerbi intercetta sulla sinistra e porta il gioco sulla destra. Berardi appoggia per Defrel e si inserisce in area di rigore. Intanto il francese allarga per Toljian.

Il terzino del Sassuolo arriva sul fondo e serve a rimorchio Djuricic. Intanto in area c'è Izzo che dovrebbe essere su Caputo e Berardi totalmente isolato.

La palla arriva così al fantasista del Sassuolo sul quale arriva Bremer, ma Djuricic lo mette a sedere con una finta. Da notare come Izzo e Lyanco sembrano essere più attratti dalla palla che dalla marcatura. I due sono in posizione per marcare Caputo e Berardi.

Qui il momento della finta di Djuricic che si libera troppo facilmente di Bremer. Il 10 del Sassuolo crossa morbido per Caputo che ora è totalmente da solo e dimenticato dai granata. Il Torino ha in area di rigore tutta la squadra (fatta eccezione per Belotti e Sanabria). Izzo, Lyanco e Madragora sono totalmente concentrati su quello che fa Djuricic senza rendersi conto di quanto succeda intorno.

La palla di Djuricic è pennellata sulla testa di Caputo che può fare indisturbato una sponda aerea per Berardi, che intanto si è staccato dalla marcatura di Lyanco.

Berardi a questo punto fa la scelta giusta: calcia il pallone schiacciandolo a terra. La palla rimbalza davanti a Sirigu che - coperto da Lyanco - calcola male la traiettoria. Sicuramente il portiere granata non è esente da colpe, ma - vedendo l'intera azione - viene da dire che è soltanto l'ultimo dei responsabili. Inoltre va sottolineata la bravura di Berardi nel colpire la palla in modo tale da farla schizzare proprio davanti a Sirigu.

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