Bomber, leader e trascinatore: il Torino si gode il nuovo Belotti 2.0. Una doppietta (e che doppietta) che tiene la squadra di Mazzarri attaccata al treno Europa League in un pomeriggio complicato, l'ennesima prestazione a tutto campo e una rovesciata identica a quella del 27 agosto 2017. Sempre in casa, sempre contro il Sassuolo, ma questa volta ancora più decisiva.
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Torino si gode il Gallo 2.0: così la rovesciata diventa “alla Belotti”
Focus on / Prestazioni e numeri da trascinatore: così Belotti è diventato da bomber a uomo-squadra. E la rovesciata diventa un marchio di fabbrica
ROVESCIATA - Dalla prima chilena di Pelé alla rovesciata di Carlo Parola, divenuta iconico simbolo del noto album di figurine Panini, la rovesciata attraversa tutta la storia del calcio. In mezzo Djorkaeff, Van Basten, Rooney, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, Quagliarella e tanti altri: esponenti di grande talento che hanno fatto la storia del gesto tecnico più tentato e più ambito dai giocatori di tutto il mondo e di tutte le età. Una cerchia ristretta di cui fa parte anche Andrea Belotti, divenuto ormai massimo esponente del calcio nostrano. Un vero e proprio marchio di fabbrica il suo, provato più volte nel corso della stagione e trasformato nel gol più bello contro il Sassuolo. La fotocopia di quello con cui il 27 agosto 2017 aveva battuto Consigli, sempre nella stessa porta: cross proveniente da destra, corpo orientato a trequarti rispetto alla sfera e conclusione volante che finisce nell'angolo. E se un indizio può rappresentare un caso, due iniziano a essere una prova: ecco perché parlare di "rovesciata alla Belotti" a questo punto può diventare una realtà.
I NUMERI - 15 gol in stagione (di cui 8 nel girone di ritorno), 13° doppietta con la maglia del Torino (tra campionato e Coppa Italia) ed eguagliata una leggenda come Ezio Loik a quota 70 nella classifica dei marcatori all-time della storia granata. Da aggiungere all'ormai consolidato 5° posto nella classifica dei goleador del Torino in Serie A (a quota 63 gol, staccati Ossola e Silano a 60). Numeri da bomber vero, ma non del tutto esplicativi dell'importanza di Belotti in campo. Mazzarri lo ha trasformato da puro goleador a uomo-squadra, un punto di riferimento a tutto campo. Utile ai compagni e decisivo sotto porta: è lui il vero simbolo del Torino di Mazzarri, già andato oltre ogni record e sempre più lanciato verso il sogno Europa League. Sullo sfondo c'è anche l'obiettivo di ritrovare la convocazione in Nazionale. E con prestazioni come quella vista ieri sembra impensabile che Mancini possa fare a meno di lui ancora per molto. Prima però testa alle ultime due "finali", in cui il Torino si giocherà tutto: "Adesso non mi voglio fermare - ha detto Belotti nel post partita di ieri - voglio fare ancora moltissimi gol". Le difese di Empoli e Lazio sono avvisate.
http://www.toronews.net/toro/torino-quota-60-punti-non-si-toccava-dal-1948-49-ma-per-leuropa-non-basta/
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