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""Due mesi fa nessuno pensava di poter giocare in Europa, c’era malumore. Sentivamo di meritare la qualificazione", rivela Salvatore Sirigu in un'intervista presente sui quotidiani La Stampa, Corriere Torino e Gazzetta dello Sport stamattina in edicola. Il portiere continua: "L’opportunità di ritornare a giocare in campo internazionale ha ridato entusiasmo a tutti. Adesso vogliamo giocarci la qualificazione alla fase a gironi".
"Il portiere poi passa a parlare del gioco del Toro: "Abbiamo un Dna molto italiano. Lo considero un valore aggiunto. All’estero c’è chi parla di difensivismo, la verità è che ci difendiamo bene per attaccare bene. E se abbiamo poca esperienza internazionale, risponderemo con tutto il nostro entusiasmo". A plasmare questa squadra è stato Walter Mazzarri, che Sirigu descrive così: "È maniacale, in campo deve lavorare. Non dà nulla per scontato, ti prepara a giocare. Ce ne sono pochi di allenatori così".
"Sulle riconferme l'estremo difensore è positivo: "Giochiamo insieme da due anni. La viviamo bene, così c’è un gruppo sempre più coeso e se dovesse arrivare qualcuno si integrerà bene". Il gruppo è coeso, ma non è dovuto solo alla riconferma in blocco. Secondo Sirigu ci sono diversi fattori, tra i quali la città: "Una città come Torino, dove vivi a piedi, con serenità. Abitiamo quasi tutti vicini, ci incontriamo spesso".
"Infine una battuta anche sulla Nazionale, dove si contende il posto con Donnarumma: "Non si è mai parlato di gerarchie, anche se effettivamente Gigio ha giocato le prime partite e ha fatto bene. Io ho avuto i miei spazi. C’è più competizione adesso, è una cosa giusta".
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