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Il secondo gol ha visto grande protagonista Armando Izzo. Il centrale è stato molto bravo ad approfittare di un calcio d'angolo battuto da Ansaldi per andare ad incornare. Anche in questo caso, come suo solito, il numero cinque è partito da lontano, in questo caso per andare ad accentrarsi e colpire direttamente in porta. Molto ballerina la difesa a zona dello Shakhtyor.
Il terzo gol, messo a segno da Belotti, è il coronamento di una grandissima azione di Berenguer con la collaborazione di Ansaldi. Lo spagnolo è infatti partito da metà campo e, liberatosi di un avversario con una grande giocata, ha trovato Ansaldi sulla sinistra.
L'argentino ha restituito palla al compagno al limite dell'area. Berenguer è stato ancora molto bravo a trovare un ultimo dribbling, nascondendo palla al centrale avversario che lo ha ostacolato in maniera fallosa. Dagli undici metri è stato perfetto il Gallo: palla precisa all'angolino basso, con il portiere spiazzato. Ma in generale è da evidenziare ancora una volta la buona intesa che hanno dimostrato Ansaldi e Berenguer sulla zona sinistra del campo.
Fortunosa la quarta rete del Toro, che però ha meritatamente premiato Lorenzo De Silvestri. Tutto nasce da una grande imbucata di Belotti per Simone Zaza. Il numero undici taglia con i tempi giusti, presentandosi a tu per tu con il portiere, che è molto bravo a chiudere lo specchio. Nel frattempo, però, De Silvestri non rinuncia ad attaccare ed entra in area con un grande scatto.
La corsa del numero ventinove è subito premiata, perché impedisce al centrale avversario di liberare l'area di rigore. Il pressing altissimo di De Silvestri fa sì che il rinvio vada a sbattere sul giocatore granata. Il pallone a quel punto si impenna, andando a finire in rete per il momentaneo 4-0. Un gol sicuramente fortunoso, ma con il grandissimo merito di De Silvestri di essere salito per impedire agli avversari di liberare e ripartire.
Nasce invece da un pallone deviato il gol della "manita". Ansaldi tocca corto da punizione per Belotti, che lascia scorrere il pallone per un paio di metri prima di provare il destro in porta. Il tiro non è particolarmente preciso né potente, ma trova prima una deviazione di un difensore e poi una respinta corta e centrale del portiere.
A quel punto il pallone arriva sui piedi di Bonifazi, che ha il merito di aver fatto un paio di passi indietro in modo da non risultare in fuorigioco. Il centrale calcia, facendo sbattere il pallone per terra prima di infilarsi in porta per il definitivo 5-0.
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