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TURIN, ITALY - JANUARY 16: Julian Chabot of Spezia consoles team mate Luca Vignali after he is shown a red card during the Serie A match between Torino FC and Spezia Calcio at Stadio Olimpico di Torino on January 16, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Finisce 0-0 la partita di campionato tra Torino e Spezia disputata sabato all'Olimpico Grande Torino: un risultato che ha rinviato così ancora una volta l'appuntamento con la prima vittoria casalinga granata. Risultato praticamente inutile per la squadra dell'ormai esonerato Marco Giampaolo che rimane in piena zona a rischio retrocessione. All'8' di gioco la squadra di Vincenzo Italiano è rimasta in 10, ma ciò non sembra aver pesato alla formazione ligure che, nonostante l'espulsione di Vignali, ha creato più conclusioni e azioni pericolose dei granata. Le due squadre hanno dunque avuto atteggiamenti differenti: se da una parte c'è stato lo Spezia che non si è abbattuto dopo essere rimasto con l'uomo in meno, dall'altra c'è il Torino che dopo essere passato in superiorità numerica si è irrigidito. Ciò lo si nota anche analizzando i dati del match.
SUPERIORITÀ NUMERICA - Il Torino non ha sfruttato come avrebbe dovuto la superiorità numerica per quasi tutta la partita. Dopo il rosso diretto a Vignali arrivato all'8' per un fallo su Murru, il Torino ha sbagliato troppi palloni e ha creato poche occasioni pericolose. Diverso, invece, l'atteggiamento dello Spezia. La squadra ligure non si è demoralizzata ed è sembrata non aver patito l'uomo in meno, andando al tiro e sfiorando il gol in diverse occasioni. Le opportunità le hanno avute anche i granata, ma solamente negli ultimi 10-15 minuti di gioco. Ma per portare a casa il risultato sperato, il Torino avrebbe dovuto sfruttare meglio le occasioni create nel finale o essere più pericoloso prima del 90'.
STRATEGIA - Nell'arco dei 90' il Torino ha mantenuto il baricentro sempre più alto rispetto all'avversario, come era ovvio che fosse vista la superiorità numerica. Ma è nei secondi 45' di gioco i granata hanno alzato davvero la pressione e giocato un maggior numero di palloni, soprattutto nei minuti finali. Questo risulta più evidente analizzando i dati sull’altezza media del baricentro di Torino e Spezia. Nella prima frazione di gioco i liguri si sono mantenuti sui 46,69 metri, al di sotto della linea di metà campo. Mentre la squadra di Marco Giampaolo si è stabilita sui 53,42 metri, rimanendo nei pressi della metà campo. Le differenze sono aumentate nel secondo tempo: 41,26 metri per la formazione di Vincenzo Italiano, contro i 58,03 metri del Torino. Ciò, però, non ha portato un risultato favorevole ai granata, che rimangono momentaneamente fermi nella zona rossa della classifica in terzultima posizione.
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