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Torino, svolta nello scouting: sarà affidato a una società esterna. I dettagli

Piero Coletta

Il Torino sigla un accordo biennale con Scouting Department, società di scoutismo fondata dall’ex direttore sportivo Riccardo Pecini

Il Torino volta pagina per quanto riguarda lo scouting, che sarà affidato a una società esterna. Davide Vagnati non perderà potere decisionale ma si avvarrà della consulenza di una società esterna, la Scouting Department di Riccardo Pecini, in materia di ricerca di talenti. Una mossa voluta dal patron Cairo per investire sulla scoperta e sulla valorizzazione di giovani calciatori. L’accordo, anticipato da una indiscrezione di Tuttosport, sarà reso ufficiale a stretto giro di posta.

Come funzionerà la partnership

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Scouting Department è stata fondata da Riccardo Pecini, ex direttore sportivo di squadre come Tottenham, Monaco, Milan, Sampdoria, Empoli e Spezia. Un curriculum davvero molto ricco per il dirigente, da sempre molto attento al mercato dei giovani e da tempo legato a Cairo e Vagnati da un rapporto di stima reciproca. La partnership prevede un accordo su base biennale che prevede esclusivamente la collaborazione con il solo Torino in Italia. Nessun'altra società italiana potrà dunque rivolgersi alla Scouting Department. Ciò vuol dire che i nomi selezionati dalla società finiranno sotto la lente d'ingrandimento di Vagnati. Va ancora aggiunto un altro aspetto. Scouting Department avrà partnership anche con una squadra belga, olandese e una in Polonia. Tutti club in prima divisione (come previsto dal contratto), ma inferiori al Torino per disponibilità economica e ambizioni.

Come lavora Scouting Department

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La società di Pecini, cofondatore e amministratore delegato, prevede uno studio molto approfondito del giocatore analizzato. la società è composta da cinque scout, due data analyst e altrettanti video analyst. Verranno messi a disposizione delle società moltissimi dati sui giovani calciatori, come ad esempio analisi sulle caratteristiche fisiche e tecniche, gli aspetti tattici del giocatore, ma anche aspetti legati alla vita extra campo oppure l'attitudine al lavoro.

Chi è Riccardo Pecini

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Come sopracitato, quello di Pecini è un nome molto conosciuto nel panorama calcistico mondiale. Nato a Fivizzano nel 1978, il padre Aldo è stato un ottimo ds, con un ruolo di osservatore anche nel Torino. L'attuale panorama calcistico internazionale deve molto alla conoscenza di Pecini, perché diversi giocatori che sono esplosi recentemente sono passati proprio sotto la sua lente d'ingrandimento. É il caso di Luka Modric, Pallone d'Oro nel 2018 e pluricampione in Spagna e in Europa con la maglia del Real Madrid. Oppure possiamo fare anche il nome di Kylian Mbappé. Fu proprio Pecini a portarlo al Monaco, club che poi lo ha lanciato nell'Olimpo del calcio. Sempre Pecini ha scoperto un altro nome che è esploso nel Principato prima di abbracciare l'esperienza tra alti e bassi in Premier League: Antony Martial. Altri nomi scoperti dal dirigente sono stati anche Milan Skriniar, portato alla Sampdoria e cresciuto nel periodo di Giampaolo, e anche Jakub Kiwior allo Spezia, venduto poi all'Arsenal nella sessione invernale dell'anno scorso per 25 milioni più bonus.


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