È senza dubbio lui uno degli artefici principali della rinascita del Torino. Anzi, probabilmente, l'artefice principale. Parliamo di Davide Nicola, i cui numeri da quando si è seduto sulla panchina granata parlano da soli: 17 punti in 12 partite, con una media di 1,42 punti a partita. Un ruolino di marcia degno della settima classificata della nostra Serie A - la Roma, appunto - che nello stesso periodo di stagione ha raccolto i medesimi punti raccolti dal Torino. Ma non bastano i soli, freddi, numeri per spiegare l'apporto che l'allenatore ex Genoa ha dato a questa squadra.
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Nicola ribalta il Torino: i numeri avvicinano la salvezza e il suo rinnovo
17 punti in 12 partite per una media punti di 1,42 a partita: gli stessi della Roma e meglio, nello stesso periodo, di Sassuolo e Verona
NICOLA - Il lavoro di Nicola parte infatti da molto più lontano. Un lavoro fatto sia sulla testa dei giocatori che sul campo da gioco, con mix perfetto di empatia e competenza tattica. Non è un caso infatti che il cambio di passo del suo Torino sia arrivato proprio con l'innesto dei due volti nuovi da lui consigliati sul mercato - Mandragora e Sanabria - e, più recentemente, con il rilancio di Verdi nell'inedita posizione di mezz'ala. E contro la Roma si sono aggiunti i cambi vincenti di Rincon e Zaza. Sono queste le più evidenti chiavi di lettura tecnico-tattica del successo del lavoro del tecnico piemontese, che da dopo l'ultima pausa per le Nazionali ha raccolto la bellezza di 7 punti in 3 partite riuscendo a rimanere imbattuto contro Juventus, Udinese e Roma.
I NUMERI - Tutt'altro che un dettaglio per lui, che all'interno del suo contratto con il Torino ha una clausola per il rinnovo automatico in caso del raggiungimento a fine campionato di una media punti di 1,5. Un ritmo che, almeno per il momento, il tecnico granata sta toccando visti i 17 punti conquistati nelle sue 12 partite disputate da allenatore Toro (1,42). Negli ultimi tre mesi questo ha permesso a Belotti e compagni di rosicchiare molti punti alle dirette concorrenti per la salvezza. Nelle ultime 12 gare, infatti, i granata hanno "guadagnato" 3 punti sul Genoa, 6 sul Cagliari, 8 sulla Fiorentina, 9 sul Benevento e addirittura 13 sul Parma. In altre parole: un ruolino di marcia da settimo posto, visto che i granata nelle ultime 12 partite hanno raccolto gli stessi punti della Roma (17) e più punti di altre squadre quali Sassuolo (16), Verona (11) e Sampdoria (13) che navigano oggi oggi in posizioni di classifica molto più tranquille rispetto al Torino. I numeri rendono oggettiva la qualità del lavoro portato avanti da Nicola: ora c'è l'impellente necessità di certificare la salvezza, sullo sfondo la possibilità sempre più concreta che la panchina del Torino sia di casa a Vigone anche in futuro.
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