"C'è un triste primato, conquistato dal Torino in questa stagione paradossale: i granata sono, senz'alcun dubbio la squadra più colpita dal Covid-19. Nella situazione di classifica in cui si trovano Belotti e compagni non c'è spazio per nessun alibi, sia chiaro; i numeri, però, dimostrano in maniera inequivocabile quanto il contesto pandemico in cui la Serie A (e il mondo in generale) è costretta a muoversi abbia condizionato l'andamento di tutte le squadre, con il Toro in testa a questa sfortunata classifica. Con il focolaio di variante inglese esploso al Filadelfia nell'ultima settimana, i granata sono arrivati a quota ventiquattro contagi nel gruppo squadra da inizio stagione (tra cui diciotto giocatori) e due partite rinviate (con il Genoa, a causa del focolaio rossoblù di settembre e Sassuolo), oltre alla partita contro la Lazio che si sarebbe dovuta disputare ieri e il cui destino è ancora incerto (il Torino ha depositato il preannuncio di ricorso presso il Giudice Sportivo).
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Torino: tra giocatori positivi e partite rinviate, i granata sono i più colpiti dal Covid
Focus on / Le quattro positività di ottobre, il focolaio di variante inglese e tre asterischi in calendario: in Serie A, nessuno più colpito dal Covid del Torino
"TUTTI I CASI - Non ci sono solo i casi più recenti, che hanno colpito duramente il Torino, costretto a rinunciare ad otto giocatori e a fermare l'attività sino alla ripresa degli allenamenti collettivi di questa mattina. Le difficoltà si sono manifestate sin dalla preparazione estiva, quando il Torino fu obbligato ad attivare la cosiddetta bolla e a cancellare due amichevoli precampionato, compreso il match con la Sampdoria a causa di due contagi all'interno del gruppo squadra, a cui si aggiunse un membro dello staff nell'immediata vigilia del campionato. Tra ottobre e novembre, invece, escludendo i casi di positività del presidente Cairo e di altri membri del gruppo dirigenziale, il Toro ha dovuto fare a meno di sei calciatori e dell'allenatore Giampaolo: prima Zaza e Millico ad ottobre, poi Lukic, Vojvoda, Ujkani e un altro calciatore a novembre. Casi molto spesso isolati, ma che hanno influito non poco sul Torino. Si pensi al cambio di modulo avvenuto conseguentemente alla positività di Lukic e Vojvoda, giocatori chiave in un momento in cui il Torino sembrava in ripresa.
"LE ALTRE - Anche la situazione che ha vissuto il Genoa, colpito duramente dal virus tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre con ventidue casi totali, di cui diciotto calciatori, è diversa da quella del Toro. In prima istanza per il momento: il focolaio genoano è scoppiato tutto in una volta ad inizio stagione, in un momento in cui i punti in classifica pesavano meno e in cui il calendario era meno fitto. Poi per la particolare natura del virus, che ha colpito i granata nella versione più contagiosa e pericolosa della variante inglese e infine per la peculiarità costituita dalla presenza in calendario del turno infrasettimanale contro la Lazio, che ha provocato la paradossale situazione di ieri. I granata torneranno in campo domenica a Crotone e le difficoltà del Covid dovranno necessariamente essere messe alle spalle: a Nicola e ai suoi ragazzi il compito di non far pesare le assenze.
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