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FLORENCE, ITALY - DECEMBER 13: Rosario Abisso referee during the Tim Cup match between ACF Fiorentina and UC Sampdoria at Stadio Artemio Franchi on December 13, 2017 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Si conclude con un 2-0 ricco di emozioni e polemiche il match, valevole per la 24° giornata di Serie A, tra il Torino di Walter Mazzarri e l'Udinese di Massimo Oddo. Il direttore di gara designato per l’incontro dell’Olimpico Grande Torino era Rosario Abisso della Sezione AIA di Palermo. Il fischietto siciliano, coadiuvato rispettivamente dagli assistenti Gori e Pagliardini, con alla postazione VAR Maresca, si è reso protagonista di alcune decisioni arbitrali che hanno destato qualche polemica da parte del tecnico ospite. Andiamo ad analizzare più da vicino quanto accaduto.
La decisione più discussa del match arriva al 22' della prima frazione: dopo una traversa colpita da Lasagna, Barak sfrutta al meglio la respinta e supera Sirigu. I giocatori dell'Udinese festeggiano, ma Abisso non fa riprendere il gioco da centrocampo: è arrivato il silent check. Dopo un lungo e approfondito colloquio con la postazione VAR del signor Maresca, il direttore di gara decide di andare a vedere di persona quanto accaduto dagli schermi disposti a bordo campo. Dopo ben 4' di attesa Abisso alza il braccio e annulla il gol per fuorigioco: la rete Barak non è convalidata.
Una decisione che desterà più di qualche protesta da parte degli ospiti. Sfociata nella delusione di Massimo Oddo nel post-partita: "Ci hanno annullato un gol ingiustamente - ha esordito il tecnico friulano ai nostri microfoni (LEGGI QUI) -. Su questo io alzo le mani: non ho capito il motivo della scelta degli arbitri. Il fallo mi sembra proprio inesistente. Maxi Lopez era fermo. L’arbitro ha detto di aver fischiato fuorigioco, ma la palla va da un’altra parte. E’ un fuorigioco ininfluente. Alzo le mani, proprio non ho capito." La situazione in effetti è piuttosto intricata. Analizzando le immagini si nota la posizione irregolare da parte di Maxi Lopez al momento del cross; resta però da capire quanto l'argentino influenzi il gioco. Secondo la valutazione degli arbitri, l'ex granata ha influito sull'azione con un fallo su Burdisso.
In prima battuta è chiaro che sull'assist proveniente dalla destra infatti l'attaccante bianconero si trova in fuorigioco "geografico" ma non "attivo": il pallone che si trovava al di fuori dalla competenza di Burdisso (distante di oltre 3 metri di altezza dal giocatore e dunque impossibile da raggiungere con un intervento aereo).
Secondo la valutazione degli arbitri, tuttavia, Burdisso viene in un certo senso rallentato e ostacolato dalla posizione irregolare di Maxi Lopez. Il blocco - a detta degli arbitri irregolare - dell'attaccante impedisce al difensore, che rimane a terra, di prendere parte allo sviluppo dell'azione, quando la palla torna in area dopo aver colpito la traversa. La scelta interpretativa è quindi stata quella di sanzionare il fuorigioco di Maxi perchè reso attivo dal fallo su Burdisso.
Restano tantissimi dubbi, comunque; innanzitutto sulla sussistenza del fallo, che non sembra così evidente, poi sul fatto che il fallo abbia davvero influito sull'azione; infine sulla giustificazione dell'utilizzo del VAR, in quanto la scelta ha implicato una valutazione discrezionale dell'arbitro - ossia il fallo - e non la revisione di un fatto completamente oggettivo. La situazione è ai limiti del regolamento e si configura come un caso di scuola. In ogni caso la rabbia di Oddo è certamente comprensibile.
Altro episodio da moviola, il corpo a corpo tra Belotti e un difensore dell'Udinese in occasione del corner da cui nasce il gol di N'Koulou. Secondo Oddo in quell'occasione "c’era stato un fallo palese di Belotti". Ma non secondo Abisso. Il direttore di gara non ritiene il contatto abbastanza veemente tale da sanzionarlo con un fallo, in linea con il metro di giudizio adottato nel corso dei 90'. Scelta coerente.
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